domenica 30 settembre 2018

CHI HA CORSO


Gli atleti che seguono i programmi allenamento365 gareggiano sempre. 
Iniziamo con sabato e con Romina che prende il via alla Tucorun(10 km) a Monastier(Tv) “………partita piano, pianissimo…poi da metà gara sono andata in progressione. Fatto fatica in quanto il percorso è stato praticamente tutto sterrato, ma le gambe giravano bene. Finito con una media di 4’38”…soddisfatta.”



Domenica invece ad Alghero(Ss) hanno corso la mezza: Angelo, Gianni, Salvatore, Guido, Vittorio, Sergio… e per quasi tutti personale raggiunto, ma qualche rimpianto per non aver ottenuto alcuni obiettivi cronometrici.
Sergio: “ Mezza Maratona di Alghero, campionato regionale, esperienza meravigliosa, 1:37:54 . Obbiettivo personale raggiunto.
Vittorio: “…purtroppo obiettivo sfumato, in ogni caso 2’00” in meno dello scorso anno che lasciano ben sperare. Gara terminata in 1:43’21”. “
Gianni:..fino al15° ero a 4’25 poi, benino fino al 18° ma subito dopo un problema alla milza mi ha costretto a rallentare, comunque 2’00” in meno dell’anno scorso. Magari devo adattare il crossfit all’allenamento del giorno dopo..alla fine comunque chiuso in 1:36:54”
Guido : “…come esordio da pacer delle 2:00’00” non è andata male..1:58’44”. “
Salvatore : “ Obiettivo non centrato…1:36:07. Tutto bene sino a quasi metà gara, ritmo costante ed in tabella. Al 9° km un problemino di stomaco…ho stretto i denti, ma ho dovuto fare un tratto camminando per far alleggerire il dolore. Ho ripreso, ma quando cercavo di spingere il dolore si ripresentava e cosi…altro tratto camminando.Quando mi ha raggiunto Gianni…mi sono attaccato per fare gli ultimi 4 km insieme .”
Angelo: “ Fino a metà gara bene, poi sono calato, forse il caldo, forse i km settimanali non digeriti( n.d.a. – preparazione maratona)…alla fine un pelo di delusione c’è ma con i minuti che passano apprezzo questo risultato in quanto ho notato che quasi tutti nella seconda parte hanno avuto un calo.. Lo scorso anno avevo corso la gara in 1:24’ …questa volta in 1:20’28” “

Filippo
Filippo corre un’altra mezza : “Maratonina dei Borghi Pordenone in 1:19:16!!! Proprio durante il periodo più faticoso e dispendioso della mia preparazione per le maratone di Venezia e Firenze ecco la mia migliore prestazione del 2018!!! Come se non bastasse dopo l’arrivo ho continuato per altri 11 km per arrivare al lungo di 32 previsto da programma!!! Tornando alla gara... 22mo assoluto e 2^ di categoria!!!

A Arino di Dolo(Ve) troviamo Giovanni e Marco su una 17 km.
Giovanni “..altra manifestazione non competitiva, ma con partenza unica. € 3,00 la quota gara per 4 ristori in gara ed uno finale, km segnati, presidio agli incroci e buon ristoro finale. Sono distratto in quanto ritrovo tanti amici e con questi parlo…sono distratto e viene data la partenza. Il primo km è tutto un cercare di passare ora di qua ora di la, ma spingendo un po’, 4’05”_10” risalgo . Sono in 10^_12” posizione , mancano diversi atleti impegnati in gare in ogni dove. Supero altri atleti e al 3° km sono in 5^ posizione. I primi 2 sono un miraggio, il 3° invece girerà sui 13 km. Con il 4° adesso corriamo praticamente accoppiati. Giriamo facili a 3’50”..corro bene anche se ogni tanto vorrei  rallentare. Ci prendiamo il tempo di sorseggiare un po’ di te’ caldo ai ristori e via cosi fino al 14° km…qui mi fermo un pelo di più al ristoro mentre il mio compagno no e va avanti. Manca ormai poco all’arrivo e cosi mentre imbocchiamo l’ultimo argine vediamo i primi 2 che si inseguono…ma sull’argine sbagliato( faranno alla fine km 19,3). Fatto sta che da 3° e 4° arriviamo lui 1° ed io 2°. Chiudo in 1:07:10 sui km 17,3 con una media di 3’53”.  
Marco “…con un solo allenamento questa settimana  sono soddisfatto. Bel percorso, temperatura fresca, ma ideale. Ottimo allenamento fatto anche in compagna dell’amico Massimo”.

Francesco invece oggi non gareggia ma : “..Allenamento alternativo , 34km di cui 31 su sterrato con sali e scendi.”


martedì 25 settembre 2018

Ripetute, Medio, Interval Training, Fartlek…come combinarli?


Sempre più spesso mi vengono rivolte delle domande inerenti gli allenamenti, su come gestirli, se è più corretto fare un lavoro invece di un altro e come sempre cerco di dare una risposta derivante sia da quanto letto che dall’esperienze maturate nei costanti confronti con coloro che seguo.
Ultimamente la domanda è stata devo fare le ripetute o cambio il tutto con un medio o un veloce.
Per quel che mi riguarda ho predisposto dei programmi senza mettere dentro ripetute corte e utilizzando solo variazioni lunghe legate ai minuti e non alla distanza pertanto lasciando libero spazio alla gestione delle sensazioni e corse a ritmo medio, mentre per altri, i più , il programma proposto contiene entrambi gli “strumenti allenanti”.
In effetti se con le variazioni sui 1000, 2000 e 3000  si lavora sulla potenza aerobica con i medi e/o i veloci si gioca sulla capacità aerobica.
Per quel che riguarda il miglioramento della potenza aerobica lavorare sulle ripetute permette di aumentare il livello anaerobico alfine di ritardare  l’accumulo di acido lattico nei muscoli. Con le ripetute medie si aiuta l’organismo ad andare in crisi con velocità sempre più grandi  e/o a correre alla stessa velocità producendo e smaltendo l’acido lattico che via via si forma.  
Se invece parliamo di corsa media e/o veloce si andrà ad aumentare la capacità aerobica con l’obiettivo  di permettere all’atleta di “mantenere il ritmo”.
Ritengo sia opportuno allenare entrambe le qualità anche se lavorare sull’aumento della capacità aerobica, ossia la tenuta del ritmo, è l’obiettivo principale di ogni podista. 
Oltre a questi mezzi di allenamento la preparazione specifica è completata da altri importanti tipi di allenamento e mi riferisco a:
·     la corsa lunga lenta, meglio se su percorso collinare, consente di mantenere allenati i meccanismi fisiologici di base (capillarizzazione, efficienza metabolica degli acidi grassi, efficienza cardiaca e respiratoria, adattamenti strutturali e mentali);
·  Interval training, utile sia da un punto di vista organico (“ginnastica cardiocircolatoria”) che da un punto di vista meccanico in quanto queste brevi prove devono essere corse ricercando una buona azione di spinta dei piedi. Le sedute di IT le puoi fare sia in pista (o su strada, su tratti misurati) per controllare i tempi, oppure su strada con la modalità “a tempo”: cioè corri a sensazione, invece che su una determinata distanza, per un certo tempo. Ad es. una seduta di 15 x 300 metri, viene modificata in 15 x 1’, recupero 1’.

Anche le gare su strada sono delle valide occasioni allenanti: rappresentano, infatti, dei validi stimoli per un’efficace sollecitazione dei meccanismi della potenza e della capacità aerobica. Una gara ogni tanto rappresenta anche un momento di verifica della condizione di forma.



lunedì 24 settembre 2018

Chi ha corso

Marco

In diversi stanno arrivando alle settimane conclusive di un lavoro iniziato tempo fa….pertanto pochi quelli che in questo fine settimana hanno gareggiato.
Sabato s’inizia con Marco che torna a divertirsi partecipando ad un triathlon e che per motivi di tempo non riesce più a preparare al meglio, ma si difende sempre egregiamente.
Giovanni
Domenica, in località Graspo dell’Uva_Spinea(Ve) in una gara breve (km 6,7) si presentano Linda, Giovanni e Marco , reduce dal triathlon.
Non tanti i partecipanti anche alla luce delle tante e diverse manifestazioni in zona. In assoluto un 6° posto per Giovanni ed un 4° per Linda con Marco che corre la distanza a 4’16”...” …dopo la prestazione di ieri non pensavo che le gambe rispondessero cosi bene, anzi nei primi km mi sono dovuto trattenere per non andare fuori giro
Filippo
Giovanni “..sono, siamo, partiti veloci nei primi due km e correndo sempre senza cronometro le sensazioni erano buone, ma il 3’30” l’ho pagato tra il il 3° ed 5° km passando a correre a 3’50” . Nella parte finale mi sono ripreso chiudendo in 25’30”…non male tutto sommato.”
Linda…mi sono divertita. Le distanze brevi le sento mie. Sensazioni  buone.”
Filippo invece continua la preparazione per Venezia andando a correre la Mezza di Udine “Maratonina Città di Udine chiusa in 1:21:22 in progressione. Partito con un certo ritmo, temendo di avere le gambe stanche dagli allenamenti dei giorni prima, ho aumentato il ritmo nel finale. Poi mi sono fatto altri 7 km in giro per Udine per arrivare ai 28 km in programma.”


giovedì 20 settembre 2018

COME PREPARARSI MENTALMENTE AD UNA GARA…


Sono andato a recuperare qualche libro di psicologia utilizzato per uno degli esami che ho dato, e superato, all’ISEF di Firenze (Istituto Superiore di Educazione Fisica) ed ho provato a metter giù alcune note riguardanti le varie conversazioni che ho con alcuni podisti di cui seguo la preparazione.
“… corro per vincere…” , “… corro per dare il meglio di me stesso…”; “… corro per divertirmi….”.
In ognuna di queste frasi, inserite all’interno di una conversazione relative alla nostra attività sportiva,  oltre alle sensazioni che ogni singolo atleta prova sia prima che durante la propria “sgambata” si rileva anche il grado di maturità atletica con il quale l’atleta tenderà a misurarsi in gara.
Riporto quanto trovato :

Ad una prima impressione parrebbe quanto meno paradossale che un possibile favorito dichiari di non puntare alla vittoria, escludendo, come in questo caso, ragioni di condizione fisica. Ed è altrettanto improbabile che il detentore di un oro olimpico si accontenti di credere che ‘l’importante sia partecipare’.
In realtà siamo di fronte ad un esempio di riduzione delle aspettative, tipico espediente cognitivo utilizzato per alleggerire il carico d’ansia che precede una prestazione.
Intendiamoci, non viene abbassato il desiderio di vincere – che resta, ovviamente, la motivazione principale – quanto piuttosto viene ridotta la costrizione a vincere che costituirebbe una sorta di imperativo categorico in netto conflitto con il piacere della gara.

Se da una parte la tensione, nella giusta dose, è un ottimo ingrediente per affrontare l’attività agonistica, dall’altra il suo ‘sovradosaggio’ produce effetti contrari, un po’ come il peperoncino che esalta i sapori sempre a patto di non esagerare nella quantità.
Non accettare l’idea di una possibile sconfitta, con la conseguente delusione, equivale a caricarsi di una zavorra troppo onerosa.

Tutto ciò che impedisce una qualche “via di fuga”, costringendoci in un cunicolo mentale senza alternative, genera sempre risposte eccessivamente ansiose. Si pensi a quanti si paralizzano di fronte ad un esame –  magari nonostante la preparazione – per il timore insopportabile di andare incontro ad un giudizio negativo. La paura di un fallimento ipotetico provoca il fuggire l’evento (una fuga concreta) che concede un sollievo temporaneo – non sostenendo l’esame – a cui segue, però, l’inevitabile coscienza del fallimento, questa volta non presunto, ma reale.

Viceversa la disponibilità a tollerare l’errore ci restituisce, assieme alla dimensione umana della fallibilità, anche un maggior senso di sicurezza ed in fondo di libertà.
Liberi di poter anche sbagliare.
Dare il meglio di se stessi è dunque l’atteggiamento più equilibrato per mantenere la giusta carica agonistica senza incorrere nello stress da prestazione. Significa immaginare di fare la propria parte senza avere la pretesa onnipotente di dominare tutti gli eventi.

I meccanismi che si attivano prima di una prestazione mettono in gioco la propria autostima, vale a dire quella specie di rilevatore psichico che misura l’indice di gradimento verso se stessi. I suoi estremi oscillano tra il Sé ideale (come vorremmo essere) e il Sé percepito (come riteniamo di essere).
Una bassa autostima implica un grande divario tra le due componenti che si traduce in sfiducia nei propri mezzi e sottovalutazione delle proprie risorse. Questa condizione emotiva può innescare una spirale negativa.

Il forte bisogno di conferma determina un innalzamento delle aspettative che rende inaccettabile l’errore e incrementa la tensione portandola oltre il livello ottimale, ma la compromissione del rendimento e la conseguente delusione impoveriscono ulteriormente l’autostima, e così via. Non bisogna comunque credere che l’alta autostima determini solo effetti positivi. L’eccesso, in questo caso, induce ad una sopravvalutazione delle proprie capacità spingendo a conseguire mete oltre misura col rischio, ad esempio, di sbagliare alcuni allenamenti o peggio il ritmo-gara.
L’allenamento ‘mentale’ prima della competizione deve essere quindi finalizzato alla modulazione delle emozioni per mantenerle vive, ma in modo moderato evitando esagerate oscillazioni verso l’alto o verso il basso. Esattamente come l’impiego delle forze durante la corsa lunga che richiede una distribuzione ‘ragionata’ delle proprie energie.

La padronanza emotiva è il requisito indispensabile del maratoneta che però – specialmente se è un amatore – oltre ad una giusta dose di autostima, deve avere una altrettanto giusta dose di autoironia che gli consenta di inserire tra i pensieri prima della gara l’idea che questa è un gioco in cui è bello vincere: sensato dare il meglio di sé, ma soprattutto è sempre importante divertirsi.”


domenica 16 settembre 2018

CHI HA CORSO


Un altro fine settimana con alcuni atleti del gruppo Allenamento365 che si sono cimentati in diverse manifestazioni.
Francesco
Filippo
Sabato 15/9 a Lignano(Ud) gareggiano Francesco che chiude in 1:21’05” “… sono andato a premio,  10° assoluto e 5° italiano … quindi a premio con $. Però è stata dura , ma per tutti dura!! Son riuscito a passare la seconda e terza delle keniote…” e FilippoLignano Sunset Run Half Marathon in 1:22:15. 13mo assoluto e premiato come primo di categoria! Aiutando un’ altra atleta  ho mantenuto un buon ritmo, controllato e senza esagerare... bel gioco di squadra visto che lei è arrivata prima delle italiane ed io sesto degli italiani, escludendo gli inarrivabili keniani!”.
Angelo
Domenica a Sassari corre  Angelo  la Sassari_Osilo, gara quasi tutta in salita, e chiude in 5^ posizione assoluta: “ ..i 4 davanti salivano che erano una bellezza, sono soddisfatto anche perché ultimamente non ho fatto lavori specifici per questo tipo di percorso. Solo in sei(6) siamo riusciti a concludere entro i 60’(58’27”). Pendenze finali da stambecchi.” 
i primi 4...Giovanni 2°
A Scaltenigo(Ve) in gara Giovanni in una 21 km “ Percorso misto tra strada(poca), sterrato e argine(molto). Partito per far girare le gambe … beh fino al 5° viaggio sui 3’50” poi il primo lungo argine e qui la velocità si assesta sui 4’00”_05”. Certo il caldo non aiuta … quindi 4 brevi soste per bere e bagnarmi. Alla fine felice perché nonostante tutto taglio per 2° assoluto.  
A Fossalta(Ve) in una km 10,2 corre Linda… media 4’20”. Percorso molto bello, saliscendi e nel bosco lungo il Piave. Le sensazioni sono state buone, ma per il momento questi sono i miei ritmi. Forse stanchezza … comunque  5^ assoluta
Alla Mezza di Cefalù(Pa) maratonina preparatoria per i prossimi appuntamenti in gara Corrado. Giornata calda ed umida,oltre ad un percorso impegnativo , gli hanno fatto scegliere di non terminare la gara. Adesso obiettivo sulle prossime due mezze, sempre in Sicilia.    


martedì 11 settembre 2018

MARATONA: I LUNGHI(2^parte)


ALLENAMENTO INCROCIATO
Si tratta di aumentare la durata dell'uscita lunga eseguendo la prima parte in bicicletta . Sarà quindi possibile eseguire una sessione di più di 2_3 ore senza causare troppa fatica muscolare. Possiamo, ad esempio, programmare un giro in bicicletta di un’ora_ora e trenta   e completare il lungo  con un’ora e trenta di corsa con alcuni km a ritmo maratona. In questo caso, dovendo correre al ritmo della maratona dopo lo sforzo in bicicletta, si andranno ad utilizzare i depositi di glicogeno in parte già in uno stato di avanzata fatica muscolare.

Esempio
1:30_2 ore in bicicletta (rapporto leggero)
1 ora e mezza di corsa con 45 minuti di lento mentre la restante parte a ritmo maratona.
Per chi? :  Certamente non per tutti , ma per coloro che già utilizzano la bicicletta da strada.

IL WEEKEND DELLA MARATONA
Il lungo domenicale domenicale può essere preceduto da un sabato pomeriggio di corsa, 14 km, che terminerà con 15’ al proprio ritmo medio. A questo punto il lungo domenicale verrà svolto con un’affaticamento muscolare e con i depositi di glicogeno impoveriti. A tal proposito non si dovrà sovraccaricare la cena con carboidrati. Questo metodo è meno restrittivo e genera meno fatica del "keniota".

Esempio di weekend
Sabato pomeriggio: 10 km corsa lenta + 4 km a ritmo medio
Domenica mattina: 2:00' in totale  - dopo 1 ora e 15 minuti di corsa lenta chiudere con 6 a 8 km a passo maratona
Per chi? :  Atleti che hanno già preparato una maratona

L'USCITA "MISTA"
Il principio è quello di variare il ritmo durante il lungo , dal lento al ritmo della maratona  e a tratti anche con un ritmo medio. Questa soluzione già l’adotto anche per altre preparazioni come mezze e 10km. E’ un allenamento che tende a creare nell’atleta un’attenzione particolare a quelle che sono le risposte muscolari e fisiologiche legate ai vari impegni muscolari.  

Esempio
40’ corsa lenta
5 km ritmo maratona
15’ corsa lenta
6 km ritmo  maratona
2 km medio_veloce
15’ corsa lenta
Per chi? : Atleti che puntano alle 3:30 e al di sotto

USCITA CONTINUA LUNGA
Un classico senza tempo! È necessario aumentare gradualmente la durata della lunga escursione fino a correre 33_36 km (almeno due volte durante la preparazione) per assimilare "dolcemente" la distanza e adottare la buona tecnica di corsa. Questo allenamento  lungo e a ritmo costante aiuterà anche a ridurre l'affaticamento muscolare e allo stesso tempo aiuterà il corpo a produrre energia dai depositi di grasso. Sebbene questa versione non abbia carattere rivoluzionario, lascia più libertà a coloro per i quali la preparazione alla maratona e il piacere di correre sono elementi indissociabili.
Per chi? :  Tutti i corridori

Adesso la domanda che qualcuno si potrebbe porre è: “Come integrare questi allenamenti nella mia preparazione?”
La cosa più semplice sarebbe quella di parlarne con il tuo preparatore che andrà a valutare come testare, durante la preparazione alla maratona, l'una o l'altra di queste uscite in base al tuo profilo. Queste uscite non dovrebbero essere aggiunte al tuo programma, ma piuttosto sostituirne una  di durata equivalente.


(Se vuoi leggere la prima parte CLICCA QUI )

lunedì 10 settembre 2018

CHI HA CORSO


Ed anche questo fine settimana diversi gli atleti che stanno seguendo i programmi Allenamento365 che si sono allineati ai nastri di partenza di diverse manifestazioni.
Si parte da Francesco che sabato alla 20 Miglia della "Bibione Is Surprising Run" ha conquistato la 2^ piazza assoluta staccato nel finale da Marco. 
Domenica invece hanno gareggiato: Filippo, Giovanni e Sue Ellen.
Sue Ellen
Per Filippo che corre alla Maratonina di Mestre(Ve) un buon 1:21… “Maratonina di Mestre in 1:21:51. Nono assoluto e secondo classificato di categoria! Speravo in un tempo migliore ma il caldo oggi si è fatto sentire... ultimi caldi e poi con temperature più basse anche i tempi si abbasseranno!!!”, per Sue Ellen sempre nella stessa manifestazione , grande prova di carattere, chiude in 2:05’58”… e “ …3^ posizione in categoria, ma  2^ sul podio. Ho corso molto bene. Ho dovuto correre con un paio di scarpe nuove…tutto bene tranne una super vescica…grazie…grazie a te.” e per finire Giovanni che si presenta al via della 1^ edizione della Marcia del Tiepolo a Zianigo(Ve). “ Scelgo Zianigo perché è la 1^ edizione ed occorre premiare con la partecipazione organizzatori  che si prodigano a far nascere nuove manifestazioni. Con € 2,50 ci si iscrive, c’è il deposito borse, ci sono i pacers, i km sono ben segnalati, ci sono i ristori forniti di acqua, te’, frutta e gli incroci sono presidiati. Purtroppo qualche imbecille ha girato le frecce dopo il 15° km ed io come diversi altri abbiamo allungato per ben due volte. Dovevano essere circa 20 km e alla fine sono stati 22,3 chiusi alla media di 4’11” che considerando diversi km su erba  mi ritengo soddisfatto.”


martedì 4 settembre 2018

MARATONA: I LUNGHI


I lunghi, ossia le uscite di allenamento di 28_30_35 km e oltre, sono la chiave di volta di tutti i programmi relativi alla preparazione di una maratona. Tuttavia, sarebbe riduttivo considerare questo allenamento come un semplice accumulo di chilometri.
Tra i diversi programmi, pur con molte analogie, per correre la maratona che propongo, a chi aderisce ad  Allenamento365, sono regolarmente contrassegnati dall'uscita lunga “immancabile”, in programma in genere la domenica o il sabato.  Il lungo, che è possibile considerarlo come somma di km da correre ad un ritmo ragionevolmente costante, può anche beneficiare di alcuni adattamenti, come le frazioni a ritmo maratona. Tuttavia, ci sono altri approcci per eseguire questo allenamento e renderlo più efficace. Come tutte le altre uscite del programma, la lunga uscita favorirà l'impostazione di adattamenti fisiologici specifici ai vincoli della maratona:
Adattamenti muscolari: le fibre muscolari diventeranno gradualmente più resistenti e manterranno il funzionamento ottimale più a lungo. Il lungo, legato alla maratona, sarà più efficace se l’uscita sarà effettuata in gran parte su strada (almeno due terzi).
Riduzione del costo energetico del passo: nel corso delle sessioni, si adotterà uno stile più economico, meno costoso da un punto di vista energetico e meno traumatico a livello meccanico.
Un uso migliore dei lipidi per produrre energia: in effetti, nel corso dei chilometri, lo stock di glicogeno si esaurisce e la percentuale di lipidi diventa preponderante nella produzione di "energia muscolare". La lunga uscita consente un migliore reclutamento e un migliore utilizzo delle nostre riserve di lipidi.
La preparazione per correre la maratona sconvolge notevolmente il funzionamento del corpo e causa squilibri. L'allenamento mira pertanto a preparare l’atleta ad affrontarlo. L'obiettivo della lunga uscita è di ricreare gli "stress da gara" in modo che il fisico possa adattarsi e sostenerlo, qualora ce ne fosse necessità, il giorno della gara. Questo è lo scopo dei cinque metodi che presento.
1) ALLENAMENTO IL GLICOGENO SCARSO
Questo metodo è simile a quello dei corridori keniani . Sembra che non ci siano una, ma
diverse spiegazioni ai loro risultati. Tra questi, l' allenamento con le riserve di glicogeno esaurito . Per il maratoneta sarà una giornata di allenamento organizzata con due uscite: una di prima mattina, relativamente intensa, per promuovere l'uso dei carboidrati; poi una seconda nel pomeriggio, più lunga, con tratti ritmo maratona. Il pasto tra i due allenamenti deve essere a basso contenuto di carboidrati per promuovere l'uso di grassi nel pomeriggio.
Esempio
- Mattina : 30’ corsa lenta + 1x3000  recupero  2 minuti + 10’ corsa lenta
Pranzo a basso contenuto di carboidrati (esempio: verdure crude e frittata o carne bianca o pesce, con verdure, latticini e frutta)
- Pomeriggio: Lungo di 2 ore di cui 6_8 km a passo obiettivo_maratona
Per chi? : Atleti evoluti che hanno già provato ad allenarsi per due volte al gg.

( fine prima parte_la seconda la si potrà leggere la prossima settimana)

domenica 2 settembre 2018

CHI HA CORSO

Venerdi si parte con Linda e Giovanni che si presentano al Miglio di Paluello di Stra(Ve). La giornata non è certo delle migliori, piove …piove forte. Il percorso, due giri, presenta ad ogni giro due curve a 360°…pertanto rallentamento e ripartenza al fine di non scivolare oltre al fatto che le scarpe non avevano un buon gripp. Vittoria di categoria per entrambi gli atleti. Linda” …avrei potuto dare qualcosa in più, forse non come posizione, ma come tempo…purtroppo la pioggia …” anche per Giovanni la stessa cosa. “Rientro alle gare con una distanza bella quanto impegnativa. Parto con un pelo di riguardo e il primo dei due giri lo corro nel gruppetto che insegue chi sta andando via da solo in testa. Negli ultimi 700 metri decido di prendere il comando del gruppetto e  guadagno subito dei metri. A 150 metri dall’arrivo ultima curva a 360°, ci arrivo rallentando e nel girare controllo il vantaggio …sono tranquillo…seconda posizione in questa batteria.”   
Sabato è ancora Linda che si porta a Zenson di Piave(Tv) per una gara sui 10km: “...argini e campi, vento contro…per fortuna non piove! Chiudo in 3^ posizione assoluta ad una media di 4’23”…certo non un granchè, ma il miglio di ieri corso sotto la pioggia l’ho sentito nelle gambe.
Domenica è la volta di Francesco impegnato ne “La dorsale panoramica Piancavallo_Cansiglio”  trail internazionale  di km 42,2…che dire, "...doveva essere un lungo in preparazione delle prossime due maratone su strada…beh ne è venuta fuori una vittoria assoluta con un tempo di tutto rispetto considerando il tracciato: tempo finale   3:31’40”.
Sempre domenica è Angelo che ritorna a correre ad Ossi(Ss) sempre in previsione di una mezza a fine settembre e l’esordio in maratona:” …alla partenza molti più atleti rispetto allo scorso anno. Manifestazione in crescita. Primo km ad un ritmo uguale per tutti poi sono iniziate le prime scaramucce. Ho tirato fino al 6° km seguito da un atleta(triatleta) 19enne in ferie. Ogni mie due falcate lui ne faceva una e stavamo correndo sui 3’20” al km. Alle prime salite lui ha allungato ed alla fine ha tagliato per primo il traguardo con circa 2’_2’30” di vantaggio. In salita è tornato sotto anche Gianfranco e quando la salita ha preso ad essere più ripida mi ha superato. Nel tratto in discesa poi l’ho ripreso e superato, ma nel successivo pezzo in salita mi ha ripreso e superato arrivando secondo. Dietro di lui io a 30”…alla fine sono contento anche perché sto caricando.”