giovedì 31 ottobre 2019

IDIOTI PATENTATI

(scritto da Francesca)
Oggi allenamento di corsa!

Come sempre parto sapendo il lavoro da svolgere, ma non il percorso che seguirò, quello lo decido al momento, mentre le gambe girano, in base al mio umore e in base a come mi sento, ma non voglio soffermarmi sull'allenamento di oggi.
Circa al sesto km oggi, come in realtà succede ad ogni allenamento ( TUTTI GLI ALLENAMENTI) un camionista, che probabilmente crede che la sua virilità sia direttamente proporzionale al frastuono del clacson del suo camion, mi ha ripetutamente suonato, con tanto di girata dell'intero busto per continuare a guardarmi; voi mi direte "e perché corri in strada?" (tralasciando che non stavo correndo in strada, ma tra i campi, solo che purtroppo questi sono a circa 200 metri dall'autostrada) io purtroppo sono costretta a correre in strada o comunque in zone limitrofe in quanto è sconsigliabile per una ragazza, che corre sola, inoltrarsi troppo in zone poco frequentate e troppo distanti da un centro abitato (prima di commentare anche questo dicendo che non c' è nulla di poco sicuro nel correre in luoghi isolati, chiedetevi se mandereste vostra figlia ventenne li da sola).
A questo punto voglio anche rispondere a quelli che si staranno immaginando me che corro, in stile Pamela Anderson su Baywatch, tutta sexy e mezza nuda che, purtroppo per la mia libertà, non è così. Forse nemmeno mia madre potrebbe riconoscermi sotto quel cappello abbassato a pelo occhi, scaldacollo, maglia larga e comoda (ringrazio il mio ragazzo per quelle maglie), pantaloncini da corsa di colore bizzarro quasi mai abbinati al resto e calzettoni fluo da brava runner per non essere linciata dalle auto. Però ammetto che in estate braccia e mezze gambe (tagliate e tumefatte da brava atleta OCR) le lascio scoperte. Forse sarà proprio quel vedo non vedo ad alimentare le più strane fantasie.
Quindi camionisti ma anche ragazzi, uomini, papà, nonni, che guidano le auto e che mi e ci urlano cose che la maggior parte delle volte nemmeno capiamo perché abbiamo le cuffie, a noi "femmine" NON PIACE mentre cerchiamo di allenarci (non fare la corsetta come se fosse un palcoscenico e quindi truccate a bomba e con i capelli perfetti) avere mille distrazioni, a noi non piace avere paura mentre corriamo in una via e vediamo la macchina che ci aspetta, o che ci suona. Noi spesso abbiamo paura quando il "mezzo" poco dopo si ferma, noi abbiamo paura quando in questa stagione inizia a tramontare il sole e facciamo gli ultimi 3 km più veloci possibili perché non dobbiamo restare fuori al buio.

Mio papà, è papà di una ragazza di 26 anni, lui sa bene che quando vede una donna per strada deve portarle rispetto come se fossi io, quindi non la deve mettere in soggezione. Se vuole fare un complimento ad una donna deve trovare il momento adatto e farlo nel modo adatto esattamente come fa con me e come fa con sua moglie e come fa con sua madre e questa cosa vale anche per il mio ragazzo, per mio fratello e per tutti!
Io che sono una che crede ancora nel prossimo, sono abbastanza convinta che tra le mie amicizie non ci sia nessuno di irrispettoso verso le "femmine", ne mentre corrono, ne mentre sono strafighe in tacchi che passeggiano ma per quelli che purtroppo non sono come ingenuamente credo, quando vedete una bella femmina o anche una femmina meno bella o con un bel sedere o che si sta allenando, pensate che potrebbe essere vostra figlia e pensate che vi renderebbe orgogliosi a prescindere da quello che fa, solo perché fa quello che le piace e vorreste che tutti la rispettassero come fate voi. Poi dopo aver pensato questo togliete le mani dal clacson, non urlate e tenetevi per voi i commenti!

RITROVO POST MARATONA

Questa settimana la seduta di "Tecnica di Corsa" è stata sostituita con il ritrovo, sempre c/o Sport Shop di Maerne, con una semplice corsetta...ma alla fine cosa dire "Di corsa o a funghi? A volte anche entrambe!!
Appuntamento per il prossimo mercoledi alle ore 19,00 per riprendere gli incontri sulla "Tecnica di Corsa"..ci troviamo direttamente c/o il Ciclodromo di Martellago(Ve). 


 

mercoledì 16 ottobre 2019

ANDATURE TECNICHE E ESERCIZI POSTURALI

Con la compagnia di una leggera pioggerella e in pochi si è tenuto il 6° incontro dedicato alle "Andature Tecniche" , ma vista la pioggia che in alcuni momenti è stata abbastanza insistente, abbiamo eseguito anche alcuni esercizi posturali.
Il ritrovo è stato presso il ciclodromo di Martellago(Ve) , un circuito di 1000 metri al sicuro dal traffico.
Il prossimo incontro si terrà lunedi 21 ottobre presso lo Sport Shop di Maerne. Si parlerà di come affrontare la maratona e si finirà la serata con una corsetta di circa 5 km in compagnia.


mercoledì 9 ottobre 2019

ALLENAMENTO INTERVALLATO_2^ PARTE


...2^ parte
Ascolta le sensazioni
Se sei un  principiante, è necessario iniziare con questo nuovo metodo di allenamento. Fai brevi accelerazioni di circa trenta secondi a sensazione, con un'intensità progressiva di sforzo. Per quanto riguarda il numero di ripetizioni, non ci sono obblighi. Forse la prima volta, ne potrai fare solo quattro o cinque, ma in poco tempo  sarai in grado di fare di più. Per quanto riguarda il tempo di recupero tra ogni prova, è sufficiente aumentare di poco la velocità solo quando ti senti in grado e pensi di esserti completamente ripreso. Se ti alleni usando il cardiofrequenzimetro, puoi prendere la frequenza cardiaca alla fine del riscaldamento come punto di riferimento e non appena il cuore ritorna a questa frequenza sarà possibile fare un nuovo allungo. Una volta che ti sei abituato a fare questo esercizio su base regolare, sarai in grado di allenarti con ritmi legati alle distanza, ossia ripetute sui 200, 400, 1000 ecc.., tuttavia senza rinunciare completamente al fartlek se non altro per variare l’allenamento.

La situazione più facile da capire_attuare è senza dubbio il 30” veloci/30” piano, che ti permetterà di imparare come calibrare i tuoi sforzi ,valutare le tue abilità e i tuoi progressi durante le varie sessioni.

Successivamente, sarai portato a diversificare i tuoi allenamenti cosi come vengono proposti negli esempi che seguono, ma con i quali puoi giocare all’infinito..
Sessioni tipiche:
  • 2 x (da 6 a 8 x 30” a passo veloce / 30” a passo lento) con recupero di 3 minuti a passo lento tra serie
  • 2 x (6 a 8 x 200 m ritmo veloce / 100 m passo lento) con recupero di 3 minuti a passo lento tra serie
  • Da 4 a 10 x (1 min a passo veloce / 1 min a passo lento)
  • Da 4 a 10 x (passo veloce 300 m / passo lento 150 m)
  • Da 6 a 10 x (1 minuto e 30 secondi a passo veloce / 1 minuto e 30 secondi a passo lento)
  • Da 6 a 10 x (passo veloce 400 m / passo lento 200 m)
  • Da 4 a 8 x (2 minuti a passo veloce / 2 minuti a passo lento)

 Giovanni Schiavo

Se vuoi saperne di più, se vuoi consigli per un programma di allenamento, inoltra una mail a:  programmi.runner@gmail.com

Ti sei perso la 1^ parte... CLICCA QUI

lunedì 7 ottobre 2019

ARZENTON NON CONQUISTA IL SAHARA, MA COMPIE COMUNQUE UN'IMPRESA


Sfortunata prova di Adriano Arzenton, rappresentante di Atletica Vicentina Run Bisson Auto, alla 100 km. dell’UltraMirage, svoltasi lo scorso 29 settembre nel deserto attorno al Lago Chott, in Tunisia.
Un caldo opprimente nelle ore centrali (40° con 50% di umidità), un terreno ancora più sabbioso dell'edizione precedente, non ha consentito al nostro portacolori ed a quasi la metà dei partenti di concludere la gara.
Adriano è riuscito comunque a giungere all'80° km.; poi, come molti altri atleti prima di lui, ha dovuto fermarsi per un malore.
Nemmeno l'organizzazione si aspettava un tempo così umido, un caldo asfissiante per niente secco, - spiega Arzenton - , situazione che ha costretto al ritiro podisti che nella scorsa edizione avevano completato la gara. Pure la sera e la notte, anziché favorirci con il chiarore della luna, sono state caratterizzate da nuvolosità e caldo opprimente. La mia gara – continua l’atleta berico -, fino al 50° km., è stata più che buona (ero intorno alla 20^ posizione); quindi il caldo ed il terreno costituito prevalentemente da sabbia (per oltre 50 km) mi hanno impedito di correre in sicurezza. Le ore passavano e mi sono trovato nel bel mezzo di una notte buia, in cui la segnaletica del tracciato era difficilmente rilevabile. Al check point dell'80° km. sono rimasto vittima di un malore e con altri 20 km. da percorrere, considerato anche il timore di perdermi, ho preferito fermarmi. Ritengo comunque più che soddisfacente la mia prova, nonostante la mancata conclusione della gara. Chiudo con queste distanze e la decisione va al di là del risultato colto in Tunisia” .
Arzenton avrà in ogni caso la possibilità di rifarsi il prossimo 8 novembre quando sarà impegnato a Sharm El Sheik nella Halfharmarathon, 21 km con asfalto, sterrato ….e poca sabbia.
Certamente su questa distanza saprà farsi valere.
(Nella foto, Adriano impegnato nella gara).

mercoledì 2 ottobre 2019

Allenamento intervallato(prima parte)



Spesso e con diverse finalità di preparazione inserisco lavori di allenamento intermittente o
ad intervalli dove c'è l'alternanza tra la corsa veloce e lenta all'interno della stessa
sessione.
Facciamo solo un breve cenno a cos'è “Il fartlek”: è stato inventato in Svezia, negli anni '30,
da un certo Gösta Holmer e significa letteralmente "gioco di velocità". Si riferisce a un
metodo di allenamento basato sull'alternanza libera di corsa veloce e corsa lenta. Senza
dubbio è il modo migliore per un principiante, ma non solo, per provare a fare allenamenti
intervallati. In pratica ogni atleta sceglie liberamente il diverso ritmo della gara , la durata
dello sforzo e il recupero e le distanze in base alle proprie sensazioni e anche adattandosi
al percorso. Una sola cosa si deve tener presente ossia che si deve terminare l'allenamento
con la sensazione di aver effettuato un buon lavoro senza tuttavia sfinirsi.

Consigli

·    Non effettuare tale lavoro se prima non si è svolto un buon lavoro basato sulla resistenza;
·    partire con variazioni tra i 20_30 secondi ed un 1 minuto seguito da uno steso tempo di recupero;
·    Ogni variazione “veloce” deve terminare con una decelerazione;
·    Controllare più la tecnica di corsa che la velocità;
·    Alternare anche con tratti in camminata il recupero tra brevi sforzi e tra l'impegno superiore al minuto;
·    Se ti alleni con uno o più compagni ricordati di dare ascolto alle tue sensazioni senza seguire gli altri;
·    Nei tratti in salita aumenta la velocità o l'impegno per poi recuperare in discesa;
·    Eseguire una o due sessioni a settimana ;

Ricordarsi che comunque è necessario effettuare una fase di riscaldamento prima ..!!!

(fine prima parte)

Se vuoi saperne di più inoltra una mail a:  programmi.runner@gmail.com

martedì 1 ottobre 2019

100 chilometri. Sono tanti....140 son di PIU'

100 chilometri. Sono tanti.
100 chilometri sono veramente tanti da fare a piedi. Sono tantissimi da fare a piedi, correndo. Praticamente due maratone più una quindicina e qualcosa di chilometri in aggiunta…
Francesco Francescato, ragazzo spinetense e atleta dell’Associazione Run Spinea Run, ha iniziato a correrli quest’ anno, ottenendo da subito risultati strepitosi e inaspettati.
Risultati che sono il frutto di tanto duro lavoro, seguito dall’allenatore Giovanni Schiavo, anche lui di Spinea.  E sotto i preziosi consigli del suo allenatore e grazie a tanta fatica e sudore, Francesco è cresciuto arrivando a grandi risultati.
La prima gara “tosta” è stata Il Passatore, a fine maggio 2019. Cento chilometri di corsa da Firenze a Faenza, percorsi in 8 ore 15 minuti e 58 secondi e classificandosi al 13 posto della gara maschile e al 16 assoluto (uomini e donne).
Allenamento dopo allenamento e gara dopo gara, Francesco è stato inserito nella rosa degli Atleti Nazionali per le ultra maratone e al 15° posto assoluto nella classifica mondiale della categoria Corse 12 ore.
Avete letto bene, 12 ore di corsa, alla Lupatotissima, svoltasi a San Giovanni Lupatoto (VR) a metà settembre, conquistando il gradino più alto del podio con 140.079 km percorsi.
E questo risultato, unito ai precedenti, lo ha inserito ai primi posti della classifica mondiale.
Ma come si arriva a pensare di correre queste distanze?
Francesco ce lo racconta così: “Ho scelto queste distanze dopo che mi son reso conto circa un anno e mezzo fa di essere portato alla resistenza. Facendo una serie di gare sui 30 e 42 km tutte di seguito , ho visto che gestivo bene la fatica. Così gli allenamenti hanno “preso più km” . All’inizio dell’anno ho provato a sforare il muro dei 42 km con una gara di 45 km molto conosciuta nelle colline Veronesi, la Montefortiana Ecomaratona.  Qui con molto stupore ho fatto un 3 posto assoluto che per un atleta di “pianura” vuol dire ottimo! Da qui altre gare in montagna e colline (chiamate trail) con un 50km nelle montagne Vicentine AIM ENERGY TRAIL.  Non essendo allenato per i percorsi in montagna lo usavo a tale scopo, per resistenza e potenziamento muscolare. Poi maratone su strada , poi una 50km su strada in Romagna molto conosciuta e pure qui un buon piazzamento per essere un novello! Poi è arrivata la corsa della svolta. La 100km del Passatore , una corsa su strada famosissima nel settore . Partenza dal centro di Firenze si passa l’appennino Tosco-Emiliano e si arriva nel centro di Faenza. Qui con un gran tempo di 8h15 minuti sono arrivato 16esimo assoluto, e prima volta che partecipavo, infatti mi hanno fatto pure l’intervista. Da quella settimana sono stato inserito nella rosa degli atleti Federali nazionale per le ultra maratone! (Insomma faccio parte della nazionale italiana ultra). Poi altre gare in montagna e strada con podi vari e tanti km di allenamento. La “dirigenza nazionale” voleva farmi fare un test per una gara di 12 ore . Visto che a Verona (San Giovanni Lupatoto) , si svolge una delle 12 ore più conosciute in Italia , ho preso la palla al balzo. E qui c’è stato quello che nemmeno io pensavo di riuscire a fare ….140km in 12 ore ….mai fermato (solo per bere ovviamente, mai riposato, sempre corso ….. tanto che son arrivato nella classifica mondiale.
Come ci sente ad avere bei risultati con gare del genere? Una soddisfazione immensa , dopo tanti sacrifici e allenamenti , è la coronazione di tutto ciò. A dire il vero devo ancora rendermi conto”.
Da parte nostra, complimenti per quanto fatto fin qui Francesco, e in bocca al lupo per le prossime gare. Per noi sei già, di diritto, tra le Eccellenze di Spinea!
articolo tratto dal sito   https://www.seidispinease.it
(30 settembre 2019)
D.B.