martedì 27 febbraio 2018

Fa freddo!...In inverno solitamente è cosi: suggerimenti


Con l'inverno, le temperature scendono seriamente e diventa essenziale attrezzarsi bene per evitare di ammalarsi. Ad essere del tutto onesti per alzarsi dal calduccio dal letto alle 5,15 di mattina per uscire e correre alle 6,00( stessa cosa per chi dopo una giornata di lavoro arriva a casa alle 18,30_19,00 , entra  e si cambia per uscire a correre) si fa una grande fatica a trovare le motivazioni giuste anche solo per una corsa lenta, pensa se poi devi fare delle ripetute. 
Ma in molti hanno la scelta “obbligata”. Tuttavia, se ben coperti, anche il correre con il freddo ha il suo perché: l’aria che punge, il nostro respiro che “fuma”… addirittura  alcuni colori che solo in inverno si vedono.
Ecco alcuni consigli per vestirsi in modo “caldo” per l’uscita di corsa e alcuni suggerimenti per rendere il tuo allenamento il più confortevole possibile.
Partiamo con l’affermare che il  correre in climi freddi non ha nessuna controindicazione medica.
Anche quando le temperature scendono sotto 0 ° C, la corsa è ancora consigliabile e non è mai pericolosa a meno che le temperature raggiungano -15 ° C, non è una scusa valida per smettere di correre! Se poi la dovessimo mettere sul piano del consumo , con il freddo, si va da un 12 ad 30% in più di grasso rispetto ad una stessa seduta fatta con il clima caldo. Infatti, oltre allo sforzo fisico, il corpo deve lottare contro il freddo, aumentando così il dispendio energetico.
Occorre essere ben coperti per uscire a correre nella stagione fredda.
Attenzione soprattutto alla parte superiore del corpo, in quanto è quella che si muove meno, e per la quale è consigliabile l’utilizzo dei cosiddetti tessuti traspiranti (o tecnici) che eliminano la traspirazione.
L'uso di indumenti adeguati è molto importante perché con tessuti convenzionali (cotone per esempio), questi manterranno tutto il sudore, saranno rapidamente molli e freschi immediatamente. L'abbigliamento traspirante crea invece una barriera termica contro il freddo attorno al corpo.
Per correre al freddo o sotto la pioggia / neve, assicurarsi di indossare 3 strati di indumenti adeguati :
- 1° strato traspirante direttamente sulla pelle per favorire la traspirazione e mantenere il corpo asciutto
- 2° strato isolante per mantenere il calore vicino al corpo e isolare dal freddo
- 3° strato protettivo per proteggere l’atleta da vento e pioggia / neve in parole povere una giacca impermeabile con zip per aprire e chiudere a seconda della sensazione di freddo o di calore
Coprire la testa, le mani e le articolazioni
Durante gli allenamenti invernali, non bisogna dimenticarsi di coprire la testa con un berretto o una fascia. Questo impedirà che il calore del corpo si esaurisca in quanto se hai freddo in testa, inevitabilmente avrai freddo dappertutto!
Questo eviterà anche il rischio di sinusite causata dal sudore che scorre sulla fronte e raffredda le mucose dei seni paranasali. Oltre al cappello o alla fascia, si può  indossare anche un scaldacollo o una sciarpa per proteggere il collo.
Un’altra parte da ben proteggere in inverno sono le mani! È essenziale indossare guanti , anche per limitare la perdita di calore. 
Infine, il freddo facilita i problemi con legamenti e tendini. La loro flessibilità sarà limitata a basse temperature, il che aumenterà il rischio di distorsioni di qualsiasi tipo. È quindi indispensabile indossare un fuseau lungo o un pinocchietto, meglio evitare i pantaloncini durante l'inverno, anche se non sembra tanto freddo! Un aiuto a ginocchia e caviglie lo si può dare con un massaggio( automa saggio) con una  crema riscaldante prima di iniziare tanto per tenerle calde durante l’allenamento
Indossare scarpe adattate
Per correre in inverno, se si abita in zone_regioni particolarmente interessate a ghiaccio o neve  consiglio di utilizzare scarpe da corsa con una suola con solchi più che con suole lisce. Inoltre, quando si corre su superfici ghiacciate o innevate, sarà bene rallentare il passo accorciandolo andando cosi ad evitare di cadere o scivolare. Se corri tutti i giorni sarà bene avere a disposizione due paia di scarpe da corsa per dare loro il tempo di asciugarsi tra un allenamento e l'altro.
Essere visibili
Come scritto all’inizio per molti correre in inverno è sinonimo di correre col buio , in penombra o in alcuni casi con la nebbia. Necessità quindi prendere tutte le precauzioni per vedere dove si corre, ma soprattutto per essere visibile .
Potrebbe quindi essere utile avere una pila o una frontale ed è essenziale indossare un gilet con strisce riflettenti o LED .
Se ti è possibile preferisci i luoghi illuminati in cui non rischierai brutti incontri, e su una strada, scegli di correre sul lato sinistro , di fronte alle auto, per limitare il rischio di non essere visto dai conducenti.
Idratarsi
Stai attento, non smettere di idratarti con il pretesto che non è caldo. Certo, probabilmente non sarai assetato come in estate, ma l'aria fredda che respiri accelera la disidratazione . Prendi dell'acqua, se possibile, in un contenitore isolato e bevi a piccoli sorsi durante e dopo la sessione di corsa.
Se devi affrontare il lungo, porta con te qualcosa da mangiare (frutta secca, pasta di frutta, barrette di cereali, ecc.) che ingerirai in piccole quantità regolarmente durante l'allenamento per non essere ostacolato dalla digestione.
Alcuni consigli extra :
a)      Parti con vestiti caldi;
b)      Conviene partire contro vento per finire con il vento nella schiena, il che limiterà il rischio di raffreddarsi alla fine della sessione, quando si è più sudati;
c)      Inizia l’allenamento più lentamente del solito in modo tale che il tuo corpo sia abitui al freddo e al fatto che respirerai aria fredda ;
d)      Non trascurare gli allungamenti a fine allenamento, ma falli  dopo esserti cambiato;
e)      Appena puoi una bella doccia calda .


lunedì 26 febbraio 2018

1° Trail Autogestito_Alghero

Primo Trail autogestito messo in piedi in meno di una settimana, le premesse erano positive purtroppo il tempo non ha aiutato, in quanto chi avrebbe voluto provare per la prima volta a salire sul Monte Doglia ha rimandato ad una prossima uscita.
Mentre ad Alghero pioveva arrivati a Fertilia la pioggia è assente. Prima 4, poi alla spicciolata anche qualcun altro e alle 8,00 si parte.
Breve tratto sulla ciclabile per poi entrare subito in Pineta Arenosu. Qui abbiamo iniziato a schivare qualche pozza, il fango…ma dopo alcuni minuti non più. Invece di arrivare in fondo e costeggiare la rete la scelta è stata quella di correre  all’interno della pineta sfruttando il percorso delle bici.
Siamo cosi arrivati all’inizio della salita e con un’andatura costante siamo saliti fermandoci anche alcuni istanti ad osservare il panorama . Primo tratto su sterrato e sassi per poi passare al tratto in asfalto che porta alla cima del Monte Doglia. Un tratto che all’inizio si presenta addirittura facile in confronto all’ultime 4_6 curve. Si sale , anche chiacchierando e arrivati in cima ci aspettiamo per la foto di rito. Il vento si fa sentire e stare fermi troppo ci farebbe raffreddare e non ci sembra che sia il caso. Cosi riprendiamo a scendere .
Arrivati al bivio dove si sarebbe dovuto prendere  la discesa nel bosco per arrivare al “Nuraghe” scegliamo di rifare la stessa strada fatta in salita per fare ritorno al punto di partenza.
Nell’ultimo tratto prendiamo anche un po’ di pioggia, ma ormai è finita.
Dovevano essere km 11,5 …ma alla fine abbiamo superato i 17.

Ci siamo divertiti, ci siamo conosciuti meglio e ci siamo ripromessi di fare altre uscite…a tutti alla prossima. 

martedì 20 febbraio 2018

SE VUOI INIZIARE A CORRERE…FALLO!

È facile dire "Sto iniziando… ", ma quando si tratta di iniziare la cosa non è poi semplice come a dirsi, tuttavia con dei semplici consigli tutto sarà molto più semplice.
Il tuo primo obiettivo potrebbe essere quello di perdere un po' di peso o di smettere di fumare .. Come recitava il detto di una trasmissione televisiva di molti anni fa “non è mai troppo tardi”. La corsa si presta perfettamente ad andare incontro a questi desideri, ma anche a tanti altri.
Le tue prime uscite dovranno portarti gradualmente a camminare e correre, alternando, per circa 45 minuti complessivamente. La prima cosa che occorre fare è quella di comprare un buon paio di scarpe per l'allenamento, non proprio l’ultimo modello, facendosi consigliare preferendo in assoluto il comfort e l'ammortizzazione.

La prima uscita ti permetterà di fare il punto della tua condizione fisica.
a) 10 minuti di cammino accelerando gradualmente, poi continua con 1 minuto di corsa molto lenta, cammina per 2 minuti per 2_3 volte;
b) 10 minuti di camminata seguiti da 1 minuto di corsa molto lenta e 2 minuti di cammino 3_4 volte;
c) 10 minuti di camminata seguiti da 3 volte 3 minuti di corsa lenta, con 3 minuti di cammino tra ciascuna. 
Al termine di ogni seduta non devi essere senza fiato, non badare alla tua velocità anche se può sembrarti lenta, l'importante è correre con piacere.
Devi avere pazienza, avrai necessità di diverse settimane di perseveranza, prima di raggiungere il tuo obiettivo ed essere in grado di correre per trenta o quaranta minuti, senza fermarti.

1 ° mese
Durante questo primo mese, ti consigliamo di mantenere questo programma di formazione, con 3 uscite settimanali, una a metà settimana e l'altra 2, sabato e domenica. Se puoi  usa un  cardiofrequenzimetro che ti indicherà accuratamente la frequenza cardiaca durante l'allenamento. Non superare mai il 70% della tua frequenza cardiaca massima (FCM teorico: 220 meno la tua età per gli uomini e 226 meno la tua età per le donne), tuttavia durante le fasi di corsa potrai raggiungere anche il 95% del tuo FCM teorico. Non spingere oltre il necessario durante il primo mese.

2 ° mese
Ora è il momento di aumentare gradualmente il tuo tempo di corsa. Questo che segue l’esempio:
1) 9 minuti camminando accelerando gradualmente, poi continua con 2 minuti di corsa molto lenta, cammina 2 minuti per 4_5_6 volte e poi cammina di nuovo 10 minuti abbastanza velocemente.
Al termine di ogni seduta non devi essere senza fiato, non badare alla tua velocità anche se può sembrarti lenta, l'importante è correre con piacere.
b) quando questa prima parte è acquisita: 8 minuti camminando e accelerando progressivamente, quindi prosegui per 3 minuti di corsa molto lenta seguita da 2 minuti di cammino. Ripeti questa alternanza di 8 minuti di cammino seguiti da 3 minuti di molto lento e poi 2 minuti per 4_5_6 volte e poi cammina di nuovo 10 minuti abbastanza velocemente….e così via ... fino a quando non correrai 10 minuti di fila senza essere senza fiato.

3 ° mese
È tempo di affrontare le prime sfide. Sarai in grado di eseguire 30 minuti senza fermarti al 70% del tuo FCM. Saranno i primi 15 minuti all'inizio del mese, poi 20 minuti, 25 minuti e infine 30 minuti alla fine del mese. Puoi permetterti durante questo terzo mese, qualche leggera accelerazione all'80% del tuo FCM, ma non esagerare, hai tempo.

domenica 18 febbraio 2018

CHI HA CORSO IN QUESTO FINE SETTIMANA?

Una domenica dove alcuni degli atleti che seguo hanno preso parte a due maratonine: Verona ed Oristano.
Iniziamo seguendo l’ordine alfabetico e quindi  Mezza Maratona del Giudicato a Oristano.

Angelo
Raffaele
Angelo ,in preparazione per la Roma-Ostia, corre e si migliora ancora di circa 2’ passando da 1:20’23” a 1:18’36” frutto di una gara corsa sul filo della regolarità.. “5^° Mezza Maratona del Giudicato di Oristano 17° assoluto, 7° di categoria…e soprattutto grandissima soddisfazione per il primato personale, 1h 18' 36". Un grazie speciale al coach Giovanni Schiavo.. e non finisce qui!”
Altro personale per Raffaele con il quale se avessi scommesso sulla sua prestazione avrei vinto facile.
Salvatore




Personale anche per Salvatore  che ha migliorato di 5’:”E anche Oristano è stata portata a casa ...e PB abbassato di circa 5 minuti!Grazie anche a tutti gli amici della Alghero Marathon per la piacevolissima giornata in compagnia!!....alla prossima Avventura!Soddisfattissimo!Obiettivo centrato” . 


Gianni
Alessandro
Anche Giovanni Luigi pur non avendo fatto il suo personale ha migliorato di 2’ la prestazione ottenuta lo scorso anno sullo stesso tracciato. Per Alessandro “Oristano, Prima Mezza Maratona dell'anno fatta. Non è andata come volevo purtroppo, ma va bene così tutta esperienza ...Organizzazione Gara ottima.Un saluto e Grazie al coach Giovanni Schiavo per la preparazione fondamentale come sempre , ad Alghero Marathon ed amici runners! …”, cosi come per Giancarlo ha nuovamente accusato un calo nel finale..."..Anche oggi crisi dopo il 15°.."
TILOCA ANGELO
 01:18:36 
PIRAS ALESSANDRO
 01:28:39 
PIRAS RAFFAELE
 01:29:46 
CASU SALVATORE
 01:37:56 
TILOCA GIOVANNI LUIGI
 01:40:05 
FOIS GIANCARLO
 02:08:46 
Antonio
Sempre rimanendo ad Oristano si è corsa anche una 12 km e bene si sono comportati i tre atleti Antonio, Maximiliano "...sono un po' calato nel finale...paura per il piede.." entrambi in fase di recupero e Annalisa che ritorna alle gare dopo un po' di tempo e lei tuttavia dice:"Bene,ma non benissimo...crisi ultimi km mi sono fermata tre volte"

 01:00:39 
 01:00:54 
 01:18:55 
A Verona, con un tempo non certo congeniale, corre Filippo che chiude non come avrebbe voluto, ma contento in quanto l’obiettivo è e resta la Maratona di Roma: “Prima gara ufficiale FIDAL del 2018: Giulietta e Romeo Half Marathon in 1:20:03!!!
DABALA FILIPPO
 01:20:03 


giovedì 15 febbraio 2018

Due gare obiettivo a breve distanza….. COSA FARE?( 3^ parte)

                              IL TUO PROGRAMMA TRA DUE 10 KM

Allenarsi per i 10 km ha la particolarità di proporre alcuni lavori molto impegnativi sul piano cardiovascolare (oltre il 90% delle FCM).
Questa breve premessa per sintetizzare il fatto che con un allenamento mirato ai 10 km si avrà un affaticamento non derivante tanto dal volume, ma dal ritmo. 
Inoltre, dopo aver centrato il primo  "obiettivo" sui 10 km è importante recuperare alcuni giorni alleggerendo il programma fino al mercoledì successivo per ripetere un “ciclo base” per due settimane. Questo “ciclo base”  includerà anche corsa lenta fino ad 1:15’_20’ al termine della quale è consigliabile fare alcuni allunghi(6_8) di 80_100 m. Sempre in questa fase è necessario effettuare dei lavori(2_3) di corsa con delle variazioni di 10’_15’  per andare a risollecitare il sistema cardiovascolare.

Tuttavia se in questa fase si ha difficoltà a finire certi lavori sarà bene allungare di una settimana il “ciclo base” .
                                              Programma di allenamento per correre una 10 km in 45 minuti

Due gare obiettivo a breve distanza….. COSA FARE?( 1^ parte)


Due gare obiettivo a breve distanza….. COSA FARE?( 2^ parte)

  

lunedì 12 febbraio 2018

Due gare obiettivo a breve distanza….. COSA FARE?( 2^ parte)

IL TUO PROGRAMMA TRA DUE MEZZE MARATONE

Una stagione con diverse maratonine può essere organizzata abbastanza facilmente, il tempo di recupero tra due mezze è minore rispetto alla maratona. Pertanto, possiamo considerare di gestire una maratonina ogni sei_otto settimane al massimo, anche se personalmente ho corso  3 mezze, una ogni 15 gg .


Se pianifichi il tuo allenamento per 6 settimane avrai:
- Una settimana di allenamento leggero dopo la prima mezza con:
Lunedì: 30' corsa lenta
Mercoledì: 45'  corsa lenta o in bicicletta fino all'1:30' 
Venerdì: 45'  corsa lenta o camminata per 1:30' 
Domenica: 45'_60' corsa lenta o in bicicletta fino alle 1:30' 
- Quindi una settimana di recupero con corsa lenta fino a 1:00’_1:30’ ora di durata massima e una sessione del tipo:
 - 20' riscaldamento + 2 serie di 8 x 30” veloci/30” lenti per recuperare un po’ di tono muscolare.
Ma questa sequenza non lascia spazio ad una reale progressione nel corso dell'anno, quindi è meglio fissare due obiettivi principali mentre le altre gare saranno utili come un ulteriore allenamento nel programma.
Conseguenza: per quanto riguarda la maratona (vedi 1^ parte)sarà necessario fare un bilancio dopo la prima maratonina per considerare le modifiche al programma.

a) Non sei stato in grado di rispettare i tuoi tempi di passaggio:
Questa difficoltà nel tenere il passo indica quindi che dovrai fare un primo ciclo di quattro settimane per sviluppare la tua VMA. Durante queste quattro settimane l'attenzione sarà concentrata su sessioni VMA brevi, da 30” di sforzo fino a 2’00” al 95% della tua FCM.
1)Esempio di sessione nella 1^ settimana:
20 minuti di riscaldamento quindi due serie di 8 x 30 veloci, 30 lenti con recupero 230 tra le serie. Quindi 10 di corsa lenta alla fine della sessione.
2)Esempio di sessione 2^ settimana:
20 di riscaldamento quindi due serie di 5 x 1’00” veloce 1’00” lento con recupero di 230tra le serie. Quindi 10 di corsa lenta alla fine della sessione.
3)Esempio di sessione in 3^  settimana:
20’ di riscaldamento poi 10 x 1’30” con recupero 45 tra le frazioni. Quindi 10 di corsa lenta alla fine della sessione.
4)Esempio di sessione 4^ settimana:
20’ di riscaldamento quindi 10 x 2’00” con recupero 1’00” e 10 di corsa lenta alla fine della sessione.
Una settimana di recupero (compreso un lungo di 14_16 km a ritmo lento costante e una sessione di VMA come la 1^ settimana)

b)La tua velocità è diminuita nella seconda metà del corso.
In questo caso possiamo supporre che tu abbia il potenziale, ma che tu abbia più difficoltà a sostenere un lungo sforzo in soglia (85%). Dopo un periodo di recupero sarà necessario lavorare per due settimane su allenamenti di VMA pur mantenendo una corsa lenta lunga  di 1:30’_45’ nel fine settimana.
1)Esempio di sessione VMA nella 1^ settimana:
20’ di riscaldamento poi 10 x 130  con recupero 45 tra le frazioni. Termina con 10’ di defaticamento alla fine della sessione.
2)Esempio di sessione VMA nella 2^ settimana:
20’ di riscaldamento poi 10 x 2’00” con recupero 1’00” tra le frazioni. Termina con 10 di defaticamento alla fine della sessione.

È quindi possibile riprendere un ciclo completo per 6 settimane cosi come portato avanti per la prima maratonina.  

...FINE 2^ PARTE ....IN SETTIMANA LA 3^ ED ULTIMA PARTE: "IL TUO PROGRAMMA TRA DUE 10 KM"

venerdì 9 febbraio 2018

Due gare obiettivo a breve distanza….. COSA FARE?( 1^ parte)

In diversi casi, vuoi per un motivo vuoi per un altro, mi sono ritrovato a condividere con diversi atleti un programma di allenamento alfine di preparare due maratonine, una maratonina ed una maratona, tra due maratone  e se già centrare un "obiettivo" non è sempre facile pur avendo messo giù un buon programma ed avendo un atleta motivato centrarne due è più complicato, inoltre allenare un amatore non è come allenare un professionista. 
Bene, ma se all’atleta piacciono due gare a breve distanze? A questo punto la cosa si complica un po’ sia per come centrare i due obiettivi sia per come affrontare la preparazione tra le due gare.
A seguire ciò che è frutto dell’esperienza maturata con diversi atleti. Comunque , sempre , tra le due gare mai ripetere il programma, ma ridefinirlo..

1. IL TUO PROGRAMMA TRA DUE MARATONE (PRIMAVERA E AUTUNNO)
Hai appena completato la tua maratona e stai pianificando una nuova esperienza a distanza nei prossimi mesi. In un primo momento è consigliabile recuperare correttamente e analizzare la tua gara.
a) hai fatto il tuo personale?
Puoi quindi considerare la seconda maratona come una gara divertente per arricchire la tua esperienza di corridore. In questo caso partirai con lo stesso programma, ma alleggerendolo. L'esperienza della tua precedente maratona ti consentirà di abbreviare la preparazione finale.
Sarai in grado, con l’aiuto di un buon programma di preparare la seconda maratona in 8_10 settimane.  Puoi anche decidere di puntare a un nuovo record che passerà attraverso un piccolo ciclo di tre settimane di sviluppo del tuo VMA.

Esempio per 4 sessioni di allenamento a settimana:
Lunedì: 20 minuti riscaldamento + 2 serie di 8 volte 30” veloci 30” lenti con tre minuti di recupero tra le serie + 15’ defaticamento
Mercoledì: 45 minuti corsa con 4 allunghi 80_100 m nel finale recupero 80_100 souplesse
Venerdì: 20 minuti corsa + 8 x 2’ veloci con recupero 45” tra le frazioni + 15’ defaticamento
Sabato: 1h15’ corsa lenta

b) Non hai battuto il tuo record, non avendo mai potuto mantenere il ritmo

In questo caso, l'attenzione dovrebbe essere concentrata sulle sessioni di corsa lunga e sul lavoro dei medi. Pertanto, dopo un periodo di recupero iniziale, solitamente si riprende con il recuperare un po’ di brillantezza attraverso dei lavori di interval training sui 200_400 .

...FINE 1^ PARTE ....LUNEDI PROSSIMO : IL TUO PROGRAMMA TRA DUE MEZZE MARATONE"

martedì 6 febbraio 2018

ALLUNGHI IN SALITA

In questo pezzo mi soffermo su un allenamento che ormai viene utilizzato un po’ da tutti specialmente nel periodo invernale, allenamento che comunque può essere ripreso in vari periodi dell’anno per richiamare la forza.
Gli effetti di tale allenamento sono senz’altro positivi sia dal punto di vista fisiologico che funzionale, sto parlando degli allunghi in salita. Tale lavoro, specialmente per l’amatore, lo preferisco a quello che potrebbe essere pari lavoro se fatto in palestra in quanto sempre, al termine del lavoro sulle salite viene proposto un lavoro in piano per l’immediata trasformazione della forza richiamata durante la salita.
E’ bene comunque far presente che, essendo un tipo di allenamento che va a stimolare notevolmente la frequenza cardiaca, deve essere effettuato solo se proposto dal vostro tecnico o preparatore.
Luogo di esecuzione: salita (meglio su asfalto dove gli appoggi a terra sono regolari e buoni per poter completare la spinta)
Pendenza: medio-elevata (minimo 10% ma anche fino al 20%)
Durata/Lunghezza: tempo trai 15” ed i 25” (60-120 metri a seconda della velocità di esecuzione)
Modalità di esecuzione: Cercare di correre al meglio dal punto di vista della tecnica, sentendo la spinta del piede sotto e andando a completare la fase di spinta
Recupero: tra una prova e l’altra ritorno lento (anche camminando) al punto di partenza, comunque non meno di 40” e non più di 60”.
Come detto agli allunghi in salita dovrà seguire  il lavoro di trasformazione sul piano.
Quantità: qui tuttavia faccio una precisazione

FASE A
Per i meno allenati:
6/8/10x15” allunghi in salita, recuperando 1’ tra ogni prova. Al termine dell’ultimo allungo si recupera 8’ correndo piano  per  poi correre per 3’ a ritmo medio  avendo come finalità, non tanto la velocità, ma una buona tecnica di corsa.
Per i più allenati:
Lo schema dell’allenamento è simile tuttavia si apportano queste piccole variabili:
- aumentare la lunghezza degli allunghi, senza superare i 20”_25” (100_120 metri) ;
- diminuire il recupero non andando oltre il 1’30”.

FASE B
Per i meno allenati:
5x15” allunghi in salita, recuperando 1’ tra ogni prova. Al termine dell’ultimo allungo si recupera  2’ corricchiando  e poi si corre per 3’ in piano con la velocità deve essere quella del fondo veloce (es: gara di 3_5 km) avendo come finalità, più che la velocità, una buona tecnica di corsa. Al termine dei 3’ veloci, si recupera con 3’ di riposo attivo( alcuni esercizi di streching) e poi si riparte da capo. Inizialmente è sufficiente effettuare 2 blocchi per un totale di 10 allunghi e 2 volte i 3’.
Per i più allenati:
Lo schema dell’allenamento è simile tuttavia apportando queste piccole variabili:
- aumentare la lunghezza degli allunghi, senza superare i 20”_25” (100_120 metri) ;
- diminuire il recupero non andando oltre il 1’30”.

- aumentare il numero dei blocchi e/o il numero degli allunghi per blocco (fino a 8 allunghi per blocco e 4 blocchi)