lunedì 30 ottobre 2017

Perché un podista prende parte ad una manifestazione?

Vediamo un po' di ribadire quelli che sono alcuni miei concetti...

Se proviamo ad analizzare i diversi motivi che porteranno latleta ad una simile scelta si
potrebbe arrivare ad un’unica conclusione.
….. e partiamo dallinizio, ossia la decisione di iniziare a correre!
Per molti si tratta di avvicinarsi al mondo della corsa con sedute che si ripetono per due, tre
volte alla settimana, e cosi per un po’ di tempo. Questa situazione potrebbe durare per l’eternità,
ma …… l’incontro con qualche amico o il voler prendere parte alla marcia, alla camminata, alla
pedonata, del proprio paese/quartiere innescano un meccanismo completamente diverso.
Correre con lamico o gli amici fa emergere lesigenza di un confronto più serrato e questo
porta a rivedere con una modalità diversa la corsa. Si potrà continuare a correre sempre 2-3 volte
alla settimana e partecipare comunque alle varie marce oppure si passerà ad inserire qualche
allenamento in più avvicinandosi cosi a quello che potremmo iniziare a definire “allenamento”.
Perdere, poi, sempre nei confronti dellamico “innervosisce” e pertanto tale situazione
potrebbe fare innescare un altro meccanismo , ossia allenarsi di più e meglio.
E il primo passo.
Fin qui si rimane sulle corse di paese con quota gara contenuta, con la possibilità di pagare
per il solo ristoro o per ricevere un piccolo omaggio. Già qui comunque sinizia ad osservare che
anche il podista che non è interessato alla classifica valuta se il pagare qualcosa in più vale la
pena per ricevere lomaggio accessorio. Tale situazione , nella stragrande maggioranza dei casi ,
non avviene quando si tratta di quota gara a scopo benefico.
In poche parole anche colui che non ha nessuna possibilità di arrivare in premio opera una
scelta in questa fase.
Una scelta comunque che parte dalla lettura del volantino che sarà utile anche per valutare distanze, orari, percorsi e …premi.
A volte, anzi sempre più spesso, si osservano atleti che pur sapendo di non arrivare a premio siscrivono a manifestazioni pagando quote ( per me) a dire il vero “esose”: € 15_20_25_ e a volte cifre anche superiori ai 50 euro.
Perché tale scelta ?
Per dire agli amici, ai parenti : - Ho partecipato anche io ! .
Per condividere con i campioni un determinato percorso .. o cosa altro?
Ci sono poi coloro che hanno un livello atletico diverso, commisurato alla propria categoria, e
scelgono la manifestazione alla quale prendere parte in base al premio e quelli che valutano il
pacco gara anche a discapito del percorso.
Questi sono atleti che si allenano con maggiore frequenza e che comunque cercano di migliorarsi
Cosa differenzia questi dagli altri ? Niente!
Ognuno , con misure diverse, si confronta con i pari livello e sceglie a quale manifestazione prendere parte. Anche qui come nel caso precedente ci sono quelli che spendono poco e quelli che spendono di più.
Se poi volessimo ancor più diversificare ci sono quelli che scelgono le manifestazioni alle quali
prendere parte in base agli avversari cercando in questo modo di assicurasi una migliore posizione in classifica.
Ci sono quelli che in zona partenza domandano ad uno o allaltro quale distanza correranno per
poi adattarsi in base alla risposta ricevuta.
Poi ci sono le categorie ed in ognuna di queste appartengono le diverse tipologie di atleti.
Per superare tutte queste situazioni normali si può scegliere di non prendere parte a manifestazioni dove si suddividono le classifiche per categoria, dove non ci sono premi per i singoli o meglio perché spendere delle quota gara per correre.
Meglio sarebbe che ognuno si infilasse le proprie scarpe e corresse liberamente, ma già dalla semplice scelta delle scarpe si cerca la scarpa più confortevole, che sostiene di più, che non fa pronare, supinare, che non sia troppo rigida,..ecc..ecc.
Ma perché una ricerca cosi esasperata della scarpa specialistica per fare una semplice corsetta?
Basterebbe una buona scarpa, anche il modello dellanno precedente, con colore “non più alla moda”, una semplice maglietta in cotone e via correre liberi per conto proprio.
Poi è giusto che ogni organizzatore si dia da fare per costruire una manifestazione cosi comè
altrettanto corretto che un podista possa dire la sua su una manifestazione o su unaltra. Scegliere
poi di competere resta solo alla motivazione di colui che ha deciso di correre.
VUOI SAPERNE DI PIU'? VUOI DEI CONSIGLI? CLICCA QUI
Giovanni Schiavo

sabato 21 ottobre 2017

IL GIORNO DOPO LA MARATONA

Dopo aver dato alcune personali indicazioni su come gestire la settimana pre maratona, su come comportarsi subito dopo l’arrivo , ecco altre indicazioni su il giorno successivo alla maratona.
Per me il giorno dopo è sempre stato il più difficile da gestire tanto più se avete corso la vostra prima  maratona.
"La mia( quella di chi scrive) prima maratona l’ho corsa a Firenze nel 1999. Dopo un po’ di anni, visto che abitavo a Mestre(Ve) e qui avevo preparato alcuni atleti , presi la decisione di correre la mia prima maratona alla tenera età di 40 anni. Una buona preparazione anche se in quel periodo correvo le mezze tra l’ 1:15’ e l’1:17’ .
Oltre al gruppo di amici di Mestre a Firenze ho ritrovato un gruppo di atleti con i quali avevo corso per anni. Bene, fatto sta che parto, le gambe girano e con loro, gli amici di Firenze,  mi sento bene. Non ho cronometro come mio solito, ma quando si arriva nei pressi della mezza e leggo 1:15’38”…mi viene qualche dubbio. Gli amici di Firenze mi salutano in quanto per loro era solo un test, per me adesso invece iniziava il difficile, o meglio l'impossibile. Sapevo di essere andato oltre, ma ormai ero in ballo o meglio in corsa. Dovevo correre per arrivare. Prima la testa, ma subito dopo le gambe, si mettono in sciopero. Si entra dentro al Parco delle Cascine e qui ogni albero( chi conosce il parco sa quanti alberi ci sono) diventa il mio punto di appoggio per cercare di distendere i muscoli delle gambe ormai vuote ed in preda a crampi. Una corsa penosa la seconda parte con soste continue e chiuso in 3:06’18. Fate voi i conti della mia seconda mezza.”. 
Mai più!!dico…poi invece le cose sono andate in modo diverso.     
Ma torniamo a noi:
a)  dopo esservi riposati una notte la valutazione sul vostro stato di salute lo potete riscontrare da come vi muovete… se camminate come gli zombi…beh…avete forse spinto troppo o vi siete allenati poco;
b)  aiutate il recupero facendo una breve passeggiata, degli esercizi per sciogliere le spalle e/o altre articolazioni;
c)  auto massaggio con del ghiaccio sulle cosce , ma non profondo;
d)  aumentare la dose dei carboidrati e maggiori proteine per due_tre giorni
Per almeno 3 giorni il consiglio è di non correre inserendo magari una nuotata in piscina, un’uscita in bici…ma comunque attività anche queste fatte senza l’ansia del cronometro…anche una bella passeggiata vien buona
Dopo una settimana, alla luce di quanto fatto , si può riprendere a correre, sempre che se ne abbia voglia e che le gambe non abbiano dolori e cosi si può iniziare a focalizzare un’altra manifestazione…perché no sfruttare tutta la preparazione per tentare il personale nella mezza?

Vuoi avere maggiori informazioni su come preparare una tua prossima gara? CLICCA QUI


Giovanni Schiavo

venerdì 20 ottobre 2017

IL RECUPERO DOPO LA MARATONA

Dopo aver passato il traguardo occorre procedere fin da subito a mettere in pratica alcune regole per far si che il recupero, dopo lo sforzo fatto, abbia inizio.  
a)    Passato il traguardo, sempre che non si stramazzi al suolo, sarà bene camminare, anche piano, ma è deleterio fermarsi subito. Non occorre rifare una maratona, bastano poche centinaia di metri;
b)    Bere  , bere appena possibile, meglio se bevande con sali minerali, quali sodio,potassio, magnesio … Avendo concluso una maratona, aldilà delle condizioni atmosferiche , avete perso molti liquidi. Un buon segnale per capire che ci siamo ristabiliti e quando andando a fare pipì questa riprende il suo bel colore ;
c)   Cosi come bere è importante sarà bene iniziare ad alimentarsi con frutta fresca, fette biscottate con marmellata, crostate, ecc;
d)    A volte alcuni organizzatori offrono delle postazioni per il massaggio …beh un bel massaggio leggero può venire utile;
e)    Se ne avete la possibilità massaggiatevi le gambe con del ghiaccio o sfruttate il getto della doccia fredda sulle gambe, se invece la vostra corsa  ha termine vicino ad un fiume, lago, mare…avete  il meglio a disposizione;
f)     Da un po’ di tempo a questa parte viene anche consigliato di usare delle calze a compressione graduata…comunque io non ne ho mai fatto uso ;
g)      Non meno utile l’assunzione di proteine…30/40 gr possono già bastare per questa prima fase
Le indicazioni sopra riportate valgono dal momento dell’arrivo alle prime 2 ore, dopo di che nel corso della giornata sarà necessario :
1)   Riposarsi ricordandosi che il solo muoversi, anche piano, aiuta a far si che la circolazione agevoli il recupero;
2)   Continuare a bere;
3)   Fare un pasto leggero, ma completo;
4)      …e prima di andare a riposare altra doccia e un leggero massaggio defaticante.

…domani la 2^ parte legata alle giornate successive.


Vuoi avere maggiori informazioni su come preparare una tua prossima gara? CLICCA QUI


Giovanni Schiavo

giovedì 19 ottobre 2017

IL GIORNO PRIMA DELLA MARATONA...

Il giorno prima di una maratona..., ma quanto segue può ritenersi validi anche  per affrontare una mezza o un'altra gara importante.

Molti hanno già trovato/provato come meglio arrivare nel luogo della partenza il giorno della maratona.
Quelli che seguono sono dei semplici consigli che possono venire utili a chi affronta la sua prima maratona, ma anche a chi vuol mettere in pratica una modalità diversa da quelle finora adottate.
a)    Sarà necessario alzarsi per tempo dopo che la sera prima si sia andati a letto presto. A questo punto ben riposati consumare una colazione (minimo 3 ore prima in quanto la digestione potrebbe essere più lenta in seguito a probabili tensioni pre_gara)  con te’ o caffè/orzo, fette biscottate ,  marmellata, qualche mandorla e se ne sentite la necessità anche una banana. Evitate di bene latte o cappuccino e soprattutto niente combinazioni strane; 
b)     Ripetere la verifica del materiale nella borsa che dovrà essere predisposta già dalla sera prima. Importante il pettorale ed il chip, meglio sarebbe che pettorale e chip fossero già attaccati alla canotta/maglia, ricordandosi di aver messo in carica il cronometro la sera;
c)     Vestirsi già da gara in modo tale che si sia sicuri di non aver tralasciato nulla ;
d)     Calzare le scarpe da gara magari con i lacci allentati che verranno sistemati nella fase di riscaldamento, consiglio di non usare MAI SCARPE NUOVE;
e)     Portarsi nella zona partenza con un buon anticipo in modo tale da capire dove sono posizionati i bagni, la consegna sacche, la zona dove riscaldarsi, la zona ingresso griglie…in modo tale da essere pronto ad entrare in zona partenza;
f)      Cerca di distenderti e stare tranquillo fino a quanto deciderai di fare del riscaldamento. Siamo amatori e dobbiamo fare una gara di 42 km, 10’_15’ saranno più che sufficienti anche perché poi in griglia si sosta per una decina o più minuti e gi effetti del riscaldamento si vanificano in parte. Un po’ di esercizi di allungamento; 
g)     Altro momento importante è quello della consegna sacche. Occorre valutare di avere tutto per gareggiare e se ne abbiamo la necessità : cerotti o crema sui capezzoli, vasellina tra le ascelle e tra le cosce. Meglio avere qualcosa per coprirsi da questo momento alla partenza che potrebbe essere una vecchia maglia o meglio ancora una di quelle tute bianche da imbianchini. Sempre bene avere una bottiglietta di acqua naturale e non fredda. All’interno della griglia cercare di rimanere coperti nella parte superiore del corpo se il freddo è pungente; 
h)     Partire qualche secondo più lenti nei primi 2-3 km anche perché se non si è nella prima griglia il correre tra i tanti podisti diventa un po’ complicato;
i)       Mantieni la calma e rilassati. E’ importante ricordarsi che la maratona si corre in un giorno mentre la preparazione è stata lunga ed impegnativa. Potrebbero succedere degli imprevisti ma anche no. Sta a te cercare di impostare da subito il ritmo corretto senza lasciarti trasportare da amici o dal tifo del pubblico. 

Giovanni Schiavo

Vuoi avere maggiori informazioni su come preparare una tua prossima gara? CLICCA QUI

mercoledì 18 ottobre 2017

I GIOVANI, MA NON SOLO, E IL DOPING

Lo scorso anno, o meglio nel numero di Febbraio del magazine "Filodiretto" , ho pubblicato un articolo che oggi mi è ricapitato tra le mani e che penso non sia passato di moda....se vuoi, buona lettura.
 

lunedì 16 ottobre 2017

ALIMENTAZIONE MARATONA ULTIMA SETTIMANA

Per alcuni atleti che seguo siamo arrivati all’ultima settimana di preparazione. In diversi mi hanno chiesto come procedere con l’alimentazione in questa settimana che precede la gara.
Quello che solitamente dico è che non è il caso di cambiare radicalmente l’alimentazione o andare a sperimentare qualcosa di nuovo, ne tanto meno approcciare una dieta dissociata.
Il mio consiglio è quello di mangiare in modo corretto, che tuttavia andrebbe fatto sempre.  
In questa settimana dove il numero dei chilometri da correre calano sarà bene prediligere un’alimentazione leggermente più ricca di carboidrati venerdi e sabato in modo tale da caricare le scorte di glicogeno.
Provando a tradurre, senza tuttavia consigliare diete:
- mangiare cibi meno elaborati possibili;
- tra un piatto di lasagne ed un piatto di pasta all’olio o con pomodoro fresco meglio la pasta;
- tra carne in umido e pollo ai ferri prediligere questo ultimo;
- frutta e verdura;
- diminuire o meglio eliminare il vino venerdi e sabato.
Parlando poi del giorno pre_gara, ossia sabato  sarà bene fare il pieno di carboidrati cercando di essere più leggeri la sera. Qualcuno opta per la pizza…solose fatta in casa e con poco sale, altrimenti la sconsiglio.
Domenica mattina, comunque 3_4 ore prima, una buona colazione con del te’ ( o orzo_caffe’) , delle fette biscottate e marmellata, qualche mandorla e un frutto( meglio banana). Durante l’attesa della partenza un po’ d’acqua o bevanda isotonica.
C’è chi usa gel pre gara, ma li sconsiglio se non ci si è abituati.

Giovanni Schiavo

Vuoi avere maggiori informazioni su come preparare una tua prossima gara? CLICCA QUI

lunedì 9 ottobre 2017

CORRERE E' FATICA E DIVERTIMENTO! VIETATE LE SCAPPATOIE

Sono ormai molti anni che corro…e nel 2017 sono ben 46 …non pochi. In questi anni oltre ad aver corso, corso ed allenato, ho visto moltissimi atleti correre, ma quello che ho notato nelle gare “amatoriali” è stato la crescita nella qualità temporanea. Il vedere cosi tanti podisti alle gare domenicali è di per se un fatto positivo, ma se poi per agguantare uno strapuntino di gloria qualcuno si aiuta…beh!
Questo atteggiamento, sempre che esista, non lo condivido.
Con il tempo io ho accettato lo scadimento naturale delle mie prestazioni.
L’aiutino può essere il Ventolin che è un farmaco anti_asma e che serve ad aprire i bronchi e pertanto ad avere più ossigeno. Magari ci abbiniamo anche un antiffiammatorio…buon cocktail antifatica, ma….!
A questo punto si potrebbero avere dei momenti di tachicardia.
Ma ci sono anche le cardioaspirine, diuretici….e tanto tanto altro.
Con tutto questo bel cocktail l’amatore normale inizia ad avere qualche buon attimo negli allenamenti del gruppo per poi ritagliarsi riconoscimenti vari ad alcune corse. A questo punto vuole di più…ed allora diete “chimiche”, perdite di peso drastiche e non per tutti arrivano i risultati, se non i primi miglioramenti… poi…poi ai primi cenni di decadimento quale strada intraprendere: lasciare o andare oltre?
Un giro d’affari che viene veicolato tramite amici, conoscenti e anche tramite internet.
Il fatto è che nelle gare amatoriali non esistono controlli antidoping, anche se la giustizia ordinaria non faccia differenza tra dilettanti e professionisti: chi si dopa o spaccia e/o somministra doping può essere passibile di una pena che va dai 3 mesi ai 3 anni.
p.s. se miglioro nella mezza da 1:35 a 1:28 non mi chiameranno per le prossime Olimpiadi neanche se da 1:24 passo a 1:19. Tutte le sostanze dopanti producono dei miglioramenti prestativi, ma che provocano anche degli effetti collaterali imponderabili, comportanti gravi pericoli per la salute. Anzi, purtroppo, troppo spesso, come le cronache dimostrano, sono più i danni arrecati all'organismo che i benefici realmente ottenuti dall'assunzione di tali farmaci. Proprio per questo motivo è assolutamente sconsigliabile il ricorso all'uso di sostanze dopanti, in grado forse di alterare una performance fisica o sportiva, ma non certo in grado di garantire la salute della persona.

Giovanni Schiavo

Vuoi avere maggiori informazioni su come preparare una tua prossima gara? CLICCA QUI

lunedì 2 ottobre 2017