Vediamo un po' di ribadire quelli che sono alcuni miei concetti...
Se proviamo ad analizzare i diversi motivi che porteranno
l’atleta ad
una simile scelta si
potrebbe arrivare ad un’unica
conclusione.
….. e partiamo dall’inizio, ossia la decisione di iniziare a correre!
Per molti si tratta di avvicinarsi al mondo della corsa
con sedute che si ripetono per due, tre
volte alla settimana, e cosi per un po’ di tempo. Questa situazione potrebbe durare per l’eternità,
ma …… l’incontro con
qualche amico o il voler prendere parte alla marcia, alla camminata,
alla
pedonata, del proprio paese/quartiere innescano un
meccanismo completamente diverso.
Correre con l’amico o gli amici fa emergere l’esigenza di un confronto più serrato e questo
porta a rivedere con una modalità diversa la corsa. Si
potrà continuare a correre sempre 2-3 volte
alla settimana e partecipare comunque alle varie marce
oppure si passerà ad inserire qualche
allenamento in più avvicinandosi cosi a quello che
potremmo iniziare a definire “allenamento”.
Perdere, poi, sempre nei confronti dell’amico “innervosisce”
e pertanto tale situazione
potrebbe fare innescare un altro meccanismo , ossia
allenarsi di più e meglio.
E’ il primo passo.
Fin qui si rimane sulle corse di paese con quota gara
contenuta, con la possibilità di pagare
per il solo ristoro o per ricevere un piccolo omaggio.
Già qui comunque s’inizia ad osservare che
anche il podista che non è interessato alla classifica
valuta se il pagare qualcosa in più vale la
pena per ricevere l’omaggio accessorio. Tale situazione , nella stragrande
maggioranza dei casi ,
non avviene quando si tratta di quota gara a scopo
benefico.
In poche parole anche colui che non ha nessuna
possibilità di arrivare in premio opera una
scelta in questa fase.
Una scelta comunque che parte dalla lettura del volantino
che sarà utile anche per valutare distanze, orari, percorsi e …premi.
A volte, anzi sempre più spesso, si osservano atleti che
pur sapendo di non arrivare a premio s’iscrivono a manifestazioni pagando quote ( per me) a dire il vero
“esose”: € 15_20_25_ e a volte cifre anche superiori ai 50 euro.
Perché tale scelta ?
Per dire agli amici, ai parenti : - Ho partecipato anche io ! .
Per condividere con i campioni un determinato percorso ..
o cosa altro?
Ci sono poi coloro che hanno un livello atletico diverso,
commisurato alla propria categoria, e
scelgono la manifestazione alla quale prendere parte in
base al premio e quelli che valutano il
pacco gara anche a discapito del percorso.
Questi sono atleti che si allenano con maggiore frequenza
e che comunque cercano di migliorarsi
Cosa differenzia questi dagli altri ? Niente!
Ognuno , con misure diverse, si confronta con i pari livello
e sceglie a quale manifestazione prendere parte. Anche qui come nel caso
precedente ci sono quelli che spendono poco e quelli che spendono di più.
Se poi volessimo ancor più diversificare ci sono quelli
che scelgono le manifestazioni alle quali
prendere parte in base agli avversari cercando in questo
modo di assicurasi una migliore posizione in classifica.
Ci sono quelli che in zona partenza domandano ad uno o
all’altro quale distanza correranno per
poi adattarsi in base alla risposta ricevuta.
Poi ci sono le categorie ed in ognuna di queste
appartengono le diverse tipologie di atleti.
Per superare tutte queste situazioni normali si può
scegliere di non prendere parte a manifestazioni dove si suddividono le
classifiche per categoria, dove non ci sono premi per i singoli o meglio perché
spendere delle quota gara per correre.
Meglio sarebbe che ognuno si infilasse le proprie scarpe
e corresse liberamente, ma già dalla semplice scelta delle scarpe si cerca la
scarpa più confortevole, che sostiene di più, che non fa pronare, supinare, che
non sia troppo rigida,..ecc..ecc.
Ma perché una ricerca cosi esasperata della scarpa
specialistica per fare una semplice corsetta?
Basterebbe una buona scarpa, anche il modello dell’anno
precedente, con colore “non più alla moda”, una semplice maglietta in cotone
e via correre liberi per conto proprio.
Poi è giusto che ogni organizzatore si dia da fare per
costruire una manifestazione cosi com’è
altrettanto corretto che un podista possa dire la sua su
una manifestazione o su un’altra. Scegliere
poi di competere resta solo alla motivazione di colui che
ha deciso di correre.
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Giovanni Schiavo
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