lunedì 9 ottobre 2017

CORRERE E' FATICA E DIVERTIMENTO! VIETATE LE SCAPPATOIE

Sono ormai molti anni che corro…e nel 2017 sono ben 46 …non pochi. In questi anni oltre ad aver corso, corso ed allenato, ho visto moltissimi atleti correre, ma quello che ho notato nelle gare “amatoriali” è stato la crescita nella qualità temporanea. Il vedere cosi tanti podisti alle gare domenicali è di per se un fatto positivo, ma se poi per agguantare uno strapuntino di gloria qualcuno si aiuta…beh!
Questo atteggiamento, sempre che esista, non lo condivido.
Con il tempo io ho accettato lo scadimento naturale delle mie prestazioni.
L’aiutino può essere il Ventolin che è un farmaco anti_asma e che serve ad aprire i bronchi e pertanto ad avere più ossigeno. Magari ci abbiniamo anche un antiffiammatorio…buon cocktail antifatica, ma….!
A questo punto si potrebbero avere dei momenti di tachicardia.
Ma ci sono anche le cardioaspirine, diuretici….e tanto tanto altro.
Con tutto questo bel cocktail l’amatore normale inizia ad avere qualche buon attimo negli allenamenti del gruppo per poi ritagliarsi riconoscimenti vari ad alcune corse. A questo punto vuole di più…ed allora diete “chimiche”, perdite di peso drastiche e non per tutti arrivano i risultati, se non i primi miglioramenti… poi…poi ai primi cenni di decadimento quale strada intraprendere: lasciare o andare oltre?
Un giro d’affari che viene veicolato tramite amici, conoscenti e anche tramite internet.
Il fatto è che nelle gare amatoriali non esistono controlli antidoping, anche se la giustizia ordinaria non faccia differenza tra dilettanti e professionisti: chi si dopa o spaccia e/o somministra doping può essere passibile di una pena che va dai 3 mesi ai 3 anni.
p.s. se miglioro nella mezza da 1:35 a 1:28 non mi chiameranno per le prossime Olimpiadi neanche se da 1:24 passo a 1:19. Tutte le sostanze dopanti producono dei miglioramenti prestativi, ma che provocano anche degli effetti collaterali imponderabili, comportanti gravi pericoli per la salute. Anzi, purtroppo, troppo spesso, come le cronache dimostrano, sono più i danni arrecati all'organismo che i benefici realmente ottenuti dall'assunzione di tali farmaci. Proprio per questo motivo è assolutamente sconsigliabile il ricorso all'uso di sostanze dopanti, in grado forse di alterare una performance fisica o sportiva, ma non certo in grado di garantire la salute della persona.

Giovanni Schiavo

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