Sono ormai molti anni che corro…e nel 2017 sono ben 46
…non pochi. In questi anni oltre ad aver corso, corso ed allenato, ho visto
moltissimi atleti correre, ma quello che ho notato nelle gare “amatoriali” è
stato la crescita nella qualità
temporanea. Il vedere cosi tanti podisti alle gare domenicali è di per se
un fatto positivo, ma se poi per agguantare uno strapuntino di gloria qualcuno
si aiuta…beh!
Questo atteggiamento, sempre che esista, non lo
condivido.
Con il tempo io ho accettato lo scadimento naturale delle
mie prestazioni.
L’aiutino può essere il Ventolin che è un farmaco
anti_asma e che serve ad aprire i bronchi e pertanto ad avere più ossigeno.
Magari ci abbiniamo anche un antiffiammatorio…buon cocktail antifatica, ma….!
A questo punto si potrebbero avere dei momenti di
tachicardia.
Ma ci sono anche le cardioaspirine, diuretici….e tanto
tanto altro.
Con tutto questo bel cocktail l’amatore normale inizia ad
avere qualche buon attimo negli allenamenti del gruppo per poi ritagliarsi
riconoscimenti vari ad alcune corse. A questo punto vuole di più…ed allora
diete “chimiche”, perdite di peso drastiche e non per tutti arrivano i
risultati, se non i primi miglioramenti… poi…poi ai primi cenni di decadimento
quale strada intraprendere: lasciare o andare oltre?
Un giro d’affari che viene veicolato tramite amici,
conoscenti e anche tramite internet.
Il fatto è che nelle gare amatoriali non esistono
controlli antidoping, anche se la giustizia ordinaria non faccia differenza tra
dilettanti e professionisti: chi si dopa o spaccia e/o somministra doping può
essere passibile di una pena che va dai 3 mesi ai 3 anni.
p.s. se miglioro nella mezza da 1:35 a 1:28 non mi
chiameranno per le prossime Olimpiadi neanche se da 1:24 passo a 1:19. Tutte le
sostanze dopanti producono dei miglioramenti prestativi, ma che provocano anche
degli effetti collaterali imponderabili, comportanti gravi pericoli per la
salute. Anzi, purtroppo, troppo spesso, come le cronache dimostrano, sono più i
danni arrecati all'organismo che i benefici realmente ottenuti dall'assunzione
di tali farmaci. Proprio per questo motivo è assolutamente sconsigliabile il
ricorso all'uso di sostanze dopanti, in grado forse di alterare una performance
fisica o sportiva, ma non certo in grado di garantire la salute della persona.
Giovanni Schiavo
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