sabato 21 ottobre 2017

IL GIORNO DOPO LA MARATONA

Dopo aver dato alcune personali indicazioni su come gestire la settimana pre maratona, su come comportarsi subito dopo l’arrivo , ecco altre indicazioni su il giorno successivo alla maratona.
Per me il giorno dopo è sempre stato il più difficile da gestire tanto più se avete corso la vostra prima  maratona.
"La mia( quella di chi scrive) prima maratona l’ho corsa a Firenze nel 1999. Dopo un po’ di anni, visto che abitavo a Mestre(Ve) e qui avevo preparato alcuni atleti , presi la decisione di correre la mia prima maratona alla tenera età di 40 anni. Una buona preparazione anche se in quel periodo correvo le mezze tra l’ 1:15’ e l’1:17’ .
Oltre al gruppo di amici di Mestre a Firenze ho ritrovato un gruppo di atleti con i quali avevo corso per anni. Bene, fatto sta che parto, le gambe girano e con loro, gli amici di Firenze,  mi sento bene. Non ho cronometro come mio solito, ma quando si arriva nei pressi della mezza e leggo 1:15’38”…mi viene qualche dubbio. Gli amici di Firenze mi salutano in quanto per loro era solo un test, per me adesso invece iniziava il difficile, o meglio l'impossibile. Sapevo di essere andato oltre, ma ormai ero in ballo o meglio in corsa. Dovevo correre per arrivare. Prima la testa, ma subito dopo le gambe, si mettono in sciopero. Si entra dentro al Parco delle Cascine e qui ogni albero( chi conosce il parco sa quanti alberi ci sono) diventa il mio punto di appoggio per cercare di distendere i muscoli delle gambe ormai vuote ed in preda a crampi. Una corsa penosa la seconda parte con soste continue e chiuso in 3:06’18. Fate voi i conti della mia seconda mezza.”. 
Mai più!!dico…poi invece le cose sono andate in modo diverso.     
Ma torniamo a noi:
a)  dopo esservi riposati una notte la valutazione sul vostro stato di salute lo potete riscontrare da come vi muovete… se camminate come gli zombi…beh…avete forse spinto troppo o vi siete allenati poco;
b)  aiutate il recupero facendo una breve passeggiata, degli esercizi per sciogliere le spalle e/o altre articolazioni;
c)  auto massaggio con del ghiaccio sulle cosce , ma non profondo;
d)  aumentare la dose dei carboidrati e maggiori proteine per due_tre giorni
Per almeno 3 giorni il consiglio è di non correre inserendo magari una nuotata in piscina, un’uscita in bici…ma comunque attività anche queste fatte senza l’ansia del cronometro…anche una bella passeggiata vien buona
Dopo una settimana, alla luce di quanto fatto , si può riprendere a correre, sempre che se ne abbia voglia e che le gambe non abbiano dolori e cosi si può iniziare a focalizzare un’altra manifestazione…perché no sfruttare tutta la preparazione per tentare il personale nella mezza?

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Giovanni Schiavo

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