Dopo aver dato
alcune personali indicazioni su come gestire la settimana pre maratona, su come
comportarsi subito dopo l’arrivo , ecco altre indicazioni su il giorno
successivo alla maratona.
Per me il giorno
dopo è sempre stato il più difficile da gestire tanto più se avete corso la
vostra prima maratona.
"La mia( quella di chi scrive) prima maratona l’ho corsa a Firenze
nel 1999. Dopo un po’ di anni, visto che abitavo a Mestre(Ve) e qui avevo
preparato alcuni atleti , presi la decisione di correre la mia prima maratona
alla tenera età di 40 anni. Una buona preparazione anche se in quel periodo
correvo le mezze tra l’ 1:15’ e l’1:17’ .
Oltre al gruppo di amici di Mestre a Firenze ho
ritrovato un gruppo di atleti con i quali avevo corso per anni. Bene, fatto sta
che parto, le gambe girano e con loro, gli amici di Firenze, mi sento bene. Non ho cronometro come mio
solito, ma quando si arriva nei pressi della mezza e leggo 1:15’38”…mi viene
qualche dubbio. Gli amici di Firenze mi salutano in quanto per loro era solo un
test, per me adesso invece iniziava il difficile, o meglio l'impossibile. Sapevo di essere andato oltre, ma ormai ero in ballo o meglio in corsa. Dovevo correre per arrivare. Prima la testa, ma subito
dopo le gambe, si mettono in sciopero. Si entra dentro al Parco delle Cascine e
qui ogni albero( chi conosce il parco sa quanti alberi ci sono) diventa il mio
punto di appoggio per cercare di distendere i muscoli delle gambe ormai vuote ed in preda a crampi.
Una corsa penosa la seconda parte con soste continue e chiuso in 3:06’18. Fate voi i conti della mia seconda mezza.”.
“Mai più!!” dico…poi invece le cose
sono andate in modo diverso.
Ma torniamo a noi:
a) dopo
esservi riposati una notte la valutazione sul vostro stato di salute lo potete
riscontrare da come vi muovete… se camminate come gli zombi…beh…avete forse
spinto troppo o vi siete allenati poco;
b) aiutate il
recupero facendo una breve passeggiata, degli esercizi per sciogliere le spalle
e/o altre articolazioni;
c) auto
massaggio con del ghiaccio sulle cosce , ma non profondo;
d) aumentare
la dose dei carboidrati e maggiori proteine per due_tre giorni
Per almeno 3 giorni
il consiglio è di non correre inserendo magari una nuotata in piscina,
un’uscita in bici…ma comunque attività anche queste fatte senza l’ansia del
cronometro…anche una bella passeggiata vien buona
Dopo una settimana,
alla luce di quanto fatto , si può riprendere a correre, sempre che se ne abbia
voglia e che le gambe non abbiano dolori e cosi si può iniziare a focalizzare
un’altra manifestazione…perché no sfruttare tutta la preparazione per tentare
il personale nella mezza?
Giovanni Schiavo
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