Sempre più spesso da diversi anni c’è un crescente
messaggio mediatico che con un buon paio di scarpe si possa correre più velocemente
ed addirittura con meno problemi.
Vorrei solo soffermarmi su una cosa, ossia il piede, cioè
l’unica parte del nostro corpo che nella corsa viene a contatto con il terreno.
Su tale “principio” le riviste, i magazine, i siti internet , oltremodo
sponsorizzati dall’industria scarpe ( ma anche tanto altro) cercano, e sempre
più ci riescono, di modellare la mente del consumatore_podista. Tali azioni
portano molti atleti a cambiare scarpa con regolarità e molto spesso anche
modello. Se facciamo caso ad alcuni discorsi si potrà sentire : “ ...le mie fanno
600_800 km”; “...il modello 12( dopo aver usato l’11, il 10…) non sono più come
quelle che ho sempre usato”; “...il nuovo modello ha un colore che non mi piace(
come se il colore influisse sul correre)”;
ecc...
Provo a dire la mia opinione. Se da un lato è stato
dimostrato che 100 gr. in più di scarpa possono provocare un 1% in più di sforzo
aerobico è altresi vero che il peso della scarpa in se stesso in alcune gare
non ha alcuna influenza, se non quello di essere addirittura deleterio.
Infatti una scarpa troppo leggera non ha certo le
caratteristiche necessarie per assorbire i diversi e molteplici impatti
derivanti dagli appoggi a terra.
Per me la scarpa può rendere più confortevole la corsa,
ma non ha alcun impatto sulla resistenza dell’atleta.
Non facciamoci troppo illudere dal fatto che una scarpa
più di un’altra sia la panacea per correre forte e/o meglio.
Cerchiamo di non correre sempre e solo sull'asfalto e se possibile alterniamo le scarpe che abbiamo.
Dedichiamo invece un po’ più di tempo per curare la
tecnica di corsa inserendo 3_4 esercizi di andature alla fine di ogni
allenamento …questo sono certo potrà davvero migliorare le prestazioni di un
atleta.
N.B.
Il grande Abebe Bikila a piedi nudi diversi anni fa… e...
...e poi c’è chi spiazza tutti e corre con le “crocs” che
proprio non sono scarpe tecniche:
Benjamin Pachev, suo padre e sua sorella che corrono e
come corrono con le “crocs”
www.ilpost.it/flashes/benjamin-pachev-maratona-indianapolis-crocs