La settimana scorsa ho approntato una prima seduta di
andature con un gruppo di atleti in quel di Alghero, dove abito ormai da un
anno. La giornata ventosa non ci ha disturbato in quanto abbiamo scelto di
svolgere il lavoro coperti dalle mura del porto.
Vorrei partire da un concetto che sono solito fare ogni
qualvolta mi accingo a proporre le andature ossia che se anche ognuno di noi ha
un proprio stile di corsa esiste la possibilità di migliorare quella che è la
resa della nostra corsa e soprattutto, andando a migliorare l’azione dei piedi
e non solo, incappare in meno infortuni .
Con l’ausilio di un occhio esperto per prima cosa si dovrà
valutare la postura che spesso ormai ha assunto una sua forma astratta. Se ci
mettiamo ad osservare qualche filmato di un atleta di livello ci accorgiamo di
quanto bello ed elegante può essere il gesto della corsa.
Se s’inizia a far andature con atleti master, sempre che
questi non abbiano fatto attività sportiva da giovani, si incontrano alcune
difficoltà. Non si deve pertanto pensare di stravolgere quello che è diventato
l’aspetto funzionale della corsa. Soprattutto al termine dei primi incontri si
potrebbero avere dei dolori muscolari…muscoli che fino ad allora si erano “addormentati” .
Un esempio che porto sempre è quello del mio allenatore di
un tempo, ossia Giuseppe Cindolo,….beh! lui gran stile di corsa tuttavia arrivò
terzo nei 10000 agli Europei di atletica del 1974 battuto da Manfred Kuschmann e Tony Simmons con quest ultimo che
se lo si vede di stile ne ha ben poco…
Per me quindi è importante operare con sedute legate alle
andature tecniche, almeno una volta a settimana. Sedute che vanno sempre e
comunque fatte a qualsiasi età per cercare si smussare alcuni difetti rilevati
nel correre.
Come sopra scritto, ma è la mia opinione, che ognuno può
fare tali esercizi da solo, ma soprattutto per gli amatori ritengo che sia più
corretto che tali esercitazioni vengano svolte con la guida di un tecnico.
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