Un fine settimana dove gli atleti che seguono i programmi di Allenamento365 si sono ancora una volta distinti e non sempre distinguersi vuol dire vincere.
Partiamo da coloro che hanno affrontato la LUT, corsa di 120 km con un dislivello positivo di quasi 6000 metri :
Silvia …brava, gara preparata con attenzione e chiusa alla grande: 22:43:45 e 39^ donna assoluta;
Massimiliano “…120 km con 5800 D+, senza un allenamento specifico e soprattutto in un ambiente montano diventa, sono comunque contento …chiudo in 23 con temporale e pioggia…!
Federico “Sembrerebbe una gara qualsiasi, invece no. Qualche ora prima della partenza incomincia a piovere, una pioggia lieve, e ad un'ora dalla partenza smette, metto lo stesso la giacca impermeabile e guanti. Si va in griglia, sono nella seconda partenza, si aspetta pazientemente lo start, e poi via... Nella prima parte (fino al 66 km Cimabanche) mi mantengo nella corsa ideale, si corre in piano e in discesa, mentre in salita si cammina. Verso il 30° km cado, urto leggermente l'anca destra, sento che non è nulla di grave e continuo, in questa fase di corsa notturna gli abbiocchi sono molti, anche se siamo appena all'inizio. Vedo l'alba e il sonno se ne va, continuo a correre come da copione, passando per il Lago di Misurina, il rifugio Auronzo, forcella Lavaredo Landro per arrivare a base vita Cimabanche. Qui mi cambio,mangio e bevo un po'. Per il momento il mio obiettivo principale è arrivare a Col Gallina non troppo stanco e almeno 2 ore prima della chiusura del cancello. Arrivo a malga Ra Stua non proprio in perfette condizioni, mangio della frutta e del pane, strada facendo vedo che va un po' meglio, arrivo a col Gallina, passando per la malga Travenanzes, ben quasi 3 ore prima della chiusura del cancello qui bevo del brodo e mangio due albicocche. Da qui il percorso è tutto nuovo, e diciamo che anche il fisico tiene botta. Si arriva al rifugio Averau dove incontro due amici che si occupano del ristoro, scambiamo due chiacchere e poi si riparte. Da qui per arrivare al passo Giau arriva il mio pensiero finale. Durante il percorso (il sole è già calato da un po') con pila frontale accesa, incomincia un temporale con saette, tuoni e pioggia, scivolo un paio di volte e qualche ammaccatura è inevitabile, vado avanti e non ci faccio caso. Si arriva al passo Giau e la gara viene temporaneamente sospesa. Nel frattempo mangio qualcosa di sostanzioso e bevo un po' d'acqua, i minuti passano e nella mia testa incomincia a prendere forma un pensiero strano ….. quello di fermarmi. Ripenso alle cadute, non tanto alle ammaccature, ma bensì che sono alla 25^ ora di gara, e che i miei riflessi non sono un gran che, e potrei farne altre di cadute.Ed ecco che mi avvicino ad uno dei responsabili della gara e gli dico che mi fermo,al km 103 a 17 km dalla fine. Sinceramente non sono dispiaciuto so che ho fatto una scelta ponderata”
Poi mezza di Jesolo...con denominatore comune : il caldo
Diana : “ cosa dire…sapevo che non dovevo chiedere troppo al mio fisico, ma poi quando sei lì è difficile. I primi 10 km fatti sereni, bene, poi…poi ho iniziato a sentire fatica. Al 18° km la testa era in pappa…ecco il vero problema…non sono abituata alle lunghe distanze e dopo una certa soglia vado in affanno psicologico. Chiudo comunque in 1:52:39 “
Sue Ellen “ ho portato a casa un 2:04:10 …il mio risultato. Correre rimane sempre una sfida con se stessi, dove ogni km vivi sensazioni diverse e la cosa importante è arrivare con il sorriso, ringraziarsi e dirsi CE L’HO FATTA!...un grazie speciale al mio super coach..”
Fabio “Bene , ma non benissimo. Passo regolare 4:20_22 fino al 16° km tanto che pensavo adesso allungo , invece blak out…le gambe hanno smesso di collaborare. Alla fine chiudo in 1:34’ ossia 2 minuti in più di quanto previsto, ma il caldo non è stato certo il mio alleato. Mi rifarò a settembre. “
Nella 10 km sempre a Jesolo ritorna a gareggiare Tony: “..ho corso con un amico nella prima parte anche perché nella fase iniziale c’era un muro di gente, poi ho fatto una progressione…chiudo in 40’36”…”