I lunghi, ossia le uscite di allenamento di 28_30_35 km e
oltre, sono la chiave di volta di tutti i programmi relativi alla preparazione
di una maratona. Tuttavia, sarebbe riduttivo considerare questo allenamento
come un semplice accumulo di chilometri.
Tra i diversi programmi, pur con molte analogie, per
correre la maratona che propongo, a chi aderisce ad Allenamento365, sono regolarmente contrassegnati
dall'uscita lunga “immancabile”, in programma in genere la domenica o il sabato.
Il lungo, che è possibile considerarlo
come somma di km da correre ad un ritmo ragionevolmente costante, può anche
beneficiare di alcuni adattamenti, come le frazioni a ritmo maratona. Tuttavia,
ci sono altri approcci per eseguire questo allenamento e renderlo più efficace.
Come tutte le altre uscite del programma, la lunga uscita favorirà
l'impostazione di adattamenti fisiologici specifici ai vincoli della maratona:
Adattamenti muscolari : le fibre muscolari diventeranno gradualmente più resistenti e manterranno
il funzionamento ottimale più a lungo. Il lungo, legato alla maratona, sarà più
efficace se l’uscita sarà effettuata in gran parte su strada (almeno due
terzi).
Riduzione del costo energetico del passo : nel corso
delle sessioni, si adotterà uno stile più economico, meno costoso da un punto
di vista energetico e meno traumatico a livello meccanico.
Un uso migliore dei lipidi per produrre energia: in
effetti, nel corso dei chilometri, lo stock di glicogeno si esaurisce e la
percentuale di lipidi diventa preponderante nella produzione di "energia
muscolare". La lunga uscita consente un migliore reclutamento e un
migliore utilizzo delle nostre riserve di lipidi.
La preparazione per correre la maratona sconvolge
notevolmente il funzionamento del corpo e causa squilibri. L'allenamento mira pertanto
a preparare l’atleta ad affrontarlo. L'obiettivo della lunga uscita è di
ricreare gli "stress da gara" in modo che il fisico possa adattarsi e
sostenerlo, qualora ce ne fosse necessità, il giorno della gara. Questo è lo
scopo dei cinque metodi che presento.
1) ALLENAMENTO IL GLICOGENO
SCARSO
Questo metodo è simile a quello dei corridori keniani .
Sembra che non ci siano una, ma
diverse spiegazioni ai loro risultati. Tra
questi, l' allenamento con le riserve di glicogeno esaurito . Per il maratoneta
sarà una giornata di allenamento organizzata con due uscite: una di prima
mattina, relativamente intensa, per promuovere l'uso dei carboidrati; poi una
seconda nel pomeriggio, più lunga, con tratti ritmo maratona. Il pasto tra i
due allenamenti deve essere a basso contenuto di carboidrati per promuovere
l'uso di grassi nel pomeriggio.
Esempio
- Mattina : 30’ corsa lenta + 1x3000 recupero
2 minuti + 10’ corsa lenta
Pranzo a basso contenuto di carboidrati (esempio: verdure
crude e frittata o carne bianca o pesce, con verdure, latticini e frutta)
- Pomeriggio: Lungo di 2 ore di cui 6_8 km a passo
obiettivo_maratona
Per chi? : Atleti evoluti che hanno già provato ad
allenarsi per due volte al gg.
( fine prima parte_la seconda la si potrà leggere la
prossima settimana)
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