martedì 25 settembre 2018

Ripetute, Medio, Interval Training, Fartlek…come combinarli?


Sempre più spesso mi vengono rivolte delle domande inerenti gli allenamenti, su come gestirli, se è più corretto fare un lavoro invece di un altro e come sempre cerco di dare una risposta derivante sia da quanto letto che dall’esperienze maturate nei costanti confronti con coloro che seguo.
Ultimamente la domanda è stata devo fare le ripetute o cambio il tutto con un medio o un veloce.
Per quel che mi riguarda ho predisposto dei programmi senza mettere dentro ripetute corte e utilizzando solo variazioni lunghe legate ai minuti e non alla distanza pertanto lasciando libero spazio alla gestione delle sensazioni e corse a ritmo medio, mentre per altri, i più , il programma proposto contiene entrambi gli “strumenti allenanti”.
In effetti se con le variazioni sui 1000, 2000 e 3000  si lavora sulla potenza aerobica con i medi e/o i veloci si gioca sulla capacità aerobica.
Per quel che riguarda il miglioramento della potenza aerobica lavorare sulle ripetute permette di aumentare il livello anaerobico alfine di ritardare  l’accumulo di acido lattico nei muscoli. Con le ripetute medie si aiuta l’organismo ad andare in crisi con velocità sempre più grandi  e/o a correre alla stessa velocità producendo e smaltendo l’acido lattico che via via si forma.  
Se invece parliamo di corsa media e/o veloce si andrà ad aumentare la capacità aerobica con l’obiettivo  di permettere all’atleta di “mantenere il ritmo”.
Ritengo sia opportuno allenare entrambe le qualità anche se lavorare sull’aumento della capacità aerobica, ossia la tenuta del ritmo, è l’obiettivo principale di ogni podista. 
Oltre a questi mezzi di allenamento la preparazione specifica è completata da altri importanti tipi di allenamento e mi riferisco a:
·     la corsa lunga lenta, meglio se su percorso collinare, consente di mantenere allenati i meccanismi fisiologici di base (capillarizzazione, efficienza metabolica degli acidi grassi, efficienza cardiaca e respiratoria, adattamenti strutturali e mentali);
·  Interval training, utile sia da un punto di vista organico (“ginnastica cardiocircolatoria”) che da un punto di vista meccanico in quanto queste brevi prove devono essere corse ricercando una buona azione di spinta dei piedi. Le sedute di IT le puoi fare sia in pista (o su strada, su tratti misurati) per controllare i tempi, oppure su strada con la modalità “a tempo”: cioè corri a sensazione, invece che su una determinata distanza, per un certo tempo. Ad es. una seduta di 15 x 300 metri, viene modificata in 15 x 1’, recupero 1’.

Anche le gare su strada sono delle valide occasioni allenanti: rappresentano, infatti, dei validi stimoli per un’efficace sollecitazione dei meccanismi della potenza e della capacità aerobica. Una gara ogni tanto rappresenta anche un momento di verifica della condizione di forma.



Nessun commento: