Sempre più spesso
mi vengono rivolte delle domande inerenti gli allenamenti, su come gestirli, se
è più corretto fare un lavoro invece di un altro e come sempre cerco di dare
una risposta derivante sia da quanto letto che dall’esperienze maturate nei
costanti confronti con coloro che seguo.
Ultimamente la
domanda è stata devo fare le ripetute
o cambio il tutto con un medio o un veloce.
Per quel che mi
riguarda ho predisposto dei programmi senza mettere dentro ripetute corte e
utilizzando solo variazioni lunghe legate ai minuti e non alla distanza
pertanto lasciando libero spazio alla gestione delle sensazioni e corse a ritmo
medio, mentre per altri, i più , il programma proposto contiene entrambi gli
“strumenti allenanti”.
In effetti se con
le variazioni sui 1000, 2000 e 3000 si
lavora sulla potenza aerobica con i medi e/o i veloci si gioca sulla capacità
aerobica.
Per quel che
riguarda il miglioramento della potenza aerobica lavorare sulle ripetute
permette di aumentare il livello anaerobico alfine di ritardare l’accumulo di acido lattico nei muscoli. Con
le ripetute medie si aiuta l’organismo ad andare in crisi con velocità sempre
più grandi e/o a correre alla stessa
velocità producendo e smaltendo l’acido lattico che via via si forma.
Se invece parliamo
di corsa media e/o veloce si andrà ad aumentare la capacità aerobica con
l’obiettivo di permettere all’atleta di
“mantenere il ritmo”.
Ritengo sia
opportuno allenare entrambe le qualità anche se lavorare sull’aumento della
capacità aerobica, ossia la tenuta del ritmo, è l’obiettivo principale di ogni
podista.
Oltre a questi
mezzi di allenamento la preparazione specifica è completata da altri importanti
tipi di allenamento e mi riferisco a:
· la corsa lunga lenta, meglio se su percorso collinare,
consente di mantenere allenati i meccanismi fisiologici di base
(capillarizzazione, efficienza metabolica degli acidi grassi, efficienza
cardiaca e respiratoria, adattamenti strutturali e mentali);
· Interval training, utile sia da un punto di vista
organico (“ginnastica cardiocircolatoria”) che da un punto di vista meccanico
in quanto queste brevi prove devono essere corse ricercando una buona azione di
spinta dei piedi. Le sedute di IT le
puoi fare sia in pista (o su strada, su tratti misurati) per controllare i
tempi, oppure su strada con la modalità “a tempo”: cioè corri a sensazione,
invece che su una determinata distanza, per un certo tempo. Ad es. una seduta
di 15 x 300 metri ,
viene modificata in 15 x 1’ ,
recupero 1’ .
Anche le gare su strada sono delle valide
occasioni allenanti: rappresentano, infatti, dei validi stimoli per un’efficace
sollecitazione dei meccanismi della potenza e della capacità aerobica. Una gara
ogni tanto rappresenta anche un momento di verifica della condizione di forma.
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