giovedì 25 aprile 2019

TRAIL: DISCESA, PIANURA E SALITA


Se solo si ricerca sul web un video dove si possano guardare e ammirare le discese di alcuni atleti dediti ai trail sembra che la cosa sia “abbastanza” facile, ma per molti di noi , comuni mortali runners, la realtà è ben diversa. Per chi si cimenta nei trail, molto probabilmente, le prime volte il passo non è del tutto sicuro, ma si può far molto per migliorare la tecnica.

I DIVERSI TERRENI

La discesa
E’ assodato che è la discesa che presenta le maggiori difficoltà tecniche. Velocità, lettura del terreno e  appoggio instabile e vario, possono rendere la discesa molto impegnativa anche in termini di dispendio energetico. 
A seguire tre possibili scenari:
·    terreno instabile: questo è quello che presenta maggiori problematiche in quanto sarà possibile correre in sentieri dove l'erosione della pioggia ha creato solchi, scoperto rocce rese più o meno stabili, evidenziato radici e tanto altro. Tanti ostacoli  quindi che non renderanno semplice la discesa. In questo caso, è importante avere forti caviglie che vadano a compensare l'instabilità del terreno, ma anche una corsa dinamica con un rapido tempo di contatto al momento dell’appoggio.  
·    rocce: qui, si tratta di discese spesso piuttosto ripide, in cui si deve saltare da una roccia all'altra. E anche se il supporto è stabile, è necessario avere cosce solide per superare questi passaggi senza danni. In questo caso, il lavoro di costruzione muscolare cosi come  il mantenimento di una buona flessibilità degli arti inferiori saranno i garanti di una discesa di successo.
·    Terreno misto: spesso, nel corso di una gara o anche di un allenamento, si potrà trovare sia terreno instabile  che roccia pertanto solo una buona preparazione muscolare  e l’aver fatto esperienze su simili tratti  saranno utili per adottare costantemente il tuo passo.

La pianura
In molti casi anche il correre trail in piano presenta caratteristiche impegnative. Ci si potrà trovare ad affrontare sentieri stretti, con radici affioranti, tra sassi, fangose, con rami e foglie a coprire …bene anche su tali terreni sarebbe utile una falcata agile e con il piede dietro che spinge bene per saltare i diversi ostacoli. Anche tale soluzione tecnica comporta un buon costo energetico e molta attenzione.  

La salita
In salita senza ombra di dubbio la velocità di movimento è molto più bassa. E’ importante aver lavorato bene sui muscoli del core(retto dell'addome, obliqui e traverso, i muscoli paraspinali, il quadrato dei lombi, i muscoli del pavimento pelvico, i glutei e i flessori dell'anca)  in quanto verranno molto utili per permettere un buon ritmo.

Prima di concludere un accenno alle scarpe da usare…: ogni corridore è unico, non esiste un tipo di scarpa universale che sia adatto a tutti e per tutti i terreni. Ogni atleta, pur ascoltando i vari amici, le varie correnti di pensiero, dovrà fare le proprie esperienze.   

Giovanni Schiavo

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