mercoledì 18 aprile 2018

IL RECUPERO


La settimana scorsa, mentre sono intento a leggere e commentare gli allenamenti degli atleti che seguo, una domanda è arrivata da uno di questi: ma io come devo recuperare dopo ogni ripetuta. E’ più corretto che faccia il recupero da fermo, di corsa, metà da fermo e metà di corsa, camminando…? 
La risposta a questa domanda non è semplice come potrebbe sembrare anche se in funzione di ogni atleta e della gara che sta preparando il tutto si ridimensiona. Preciso  che sto parlando di atleti amatori, ossia di atleti che nella stragrande maggioranza passano da una gara sui 3000 ad una mezza maratona_maratona senza una periodizzazione ben precisa e non di atleti evoluti per i quali il recupero è legato per un 90% alla distanza che preparano.
Con gli amatori, pur tenendo conto della gara obiettivo, cerco di lavorare più su quelle che sono le caratteristiche dell’atleta. Tra  gli amatori infatti si riscontrano diverse tipologie di atleti che vanno da un trascorso atletico più o meno importante( se non nullo in alcuni) o che arrivano da discipline sportive completamente diverse o che si sono avvicinati alla corsa solo per perdere qualche chilo, per emulare i maratoneti visti a televisione, ecc..ecc.  

Tornando al recupero , per una semplificazione, possiamo elencare tre metodi: recupero  con corsa lenta, recupero con corsa in souplesse (definisco “souplesse” una corsa lenta gestita soprattutto dalla sensazione dell’atleta tale al punto da permettere a questo di essere pronto per la ripetuta successiva)e recupero da fermo.
Cosa succede comunque durante il recupero? Si cerca di smaltire l’acido lattico(A.L.) prodotto (dell’acido lattico ne parleremo la prossima settimana), A.L. che potrà essere smaltito se c’è un’azione di corsa nel recupero. Ma anche per quanto riguarda l’ A.L. occorre precisare che ci sono atleti con caratteristiche tali che pur facendo una stessa ripetuta o serie di ripetute producono una differente quantità di a.l. cosicché il relativo smaltimento ha una tempistica diversa.

Solitamente preparando amatori per distanze medio lunghe e con caratteristiche  aerobiche propongo un recupero con corsa lenta mentre se devo consigliare un recupero per atleti che in una determinata parte di stagione vogliono cimentarsi in qualche 1500_3000 propongo anche dei recuperi in souplesse addirittura da fermo. Ci sono comunque atleti amatori che con caratteristiche anaerobiche si pongono come obiettivo una maratonina o addirittura una maratona, bene questi in conseguenza delle proprie caratteristiche anaerobiche tenderanno a produrre più acido lattico e pertanto avranno la necessità di più tempo per smaltirlo.  

A seguire un esempio di quelli che potrebbero essere i recuperi in funzione della distanza di gara:
800 e 1500 m - recupero deve essere da fermo quando siamo nel periodo prossimo alla gara;
3000 m e 5000 m – recupero di corsa lenta quando siamo ancora nella fase della quantità di lavoro per passare nella fase del lavoro di qualità anche a recuperi da fermo;
10000 m – recupero corsa lenta tra 400 e 1000 m;
Mezza maratona_ Maratona – recupero di corsa lenta.

Giovanni Schiavo



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