Nelle
gare trail, siano queste “short” o “long”, è importante essere a proprio agio
in discesa, ma tutto ciò non si improvvisa. Per evitare problemi di
schiena o quanto altro è importante lavorare sulla muscolatura delle gambe,
addominali, dorsali, spalle…in definitiva cercare di crearsi un po’ di
“fisico”.
Se
ci paragoniamo ad una bicicletta, per scendere una discesa ripida ed
accidentata a questa necessitano (oltre alla tecnica del ciclista) anche degli
ottimi freni cosi per l’atleta che impegnato in discesa dovrà possedere forza
muscolare e propriocezione, ossia valutare in un istante come affrontare i vari
tratti che gli si presentano davanti.
Plank
Un esercizio
semplice quanto importante è il “plank”,
ossia distesi con pancia rivolta verso
terra in appoggio sugli avambracci, i gomiti piegati, la schiena dritta…beh, questo
dovrebbe essere un classico da non far mancare nella preparazione: 6-8
ripetizioni da 30 sec a 1 min per due_tre volte a settimana.
Muscoli
resistenti
Anche qui,
alcuni esercizi essenziali ridurranno l'insorgenza dell'affaticamento muscolare
e quindi parteciperanno alla conservazione di un passo efficace il più a lungo
possibile.
b) a quattro
zampe pancia verso terra, appoggiato sui gomiti, gettare una gamba
all'indietro, quindi sollevarla quando è tesa. Riportala sotto il bacino,
ma senza metterla giù e ricomincia. Da iniziare con 6 ripetizione per
arrivare a 10_12 volte di fila, alternando destra e sinistra.
Buona
propriocezione
Se da un
lato, lo abbiamo detto, dobbiamo tonificare la muscolatura dall’altra sarà
necessario lavorare sul miglioramento della propriocezione in quanto cosi
facendo si migliorerà la propria stabilità.
Ecco alcuni
semplici esempi:
a) In appoggio
su una gamba, passare da gamba distesa a gamba piegata magari facendo due stop
intermedi e mantenendo la posizione per 20_30 secondi per poi riallungare la gamba sempre mantenendo l’equilibrio;
b) Avanzare a occhi chiusi;
c) Rimanere in equilibrio su un piede
sopra un cuscino per 30”_1’ e cambiare gamba.
Piede rigido
Facendo
un breve cenno sulla tecnica da adottare in discesa occorre tener presente che
quanto più brevi e rapidi sono gli appoggi a terra, tanto meno il corpo è in
grado di "incassare" l'instabilità del terreno. Pertanto, due
volte a settimana non guasterebbe l’uso della corda per fare salti sia a piè pari
che alternati , sia con le scarpe da corsa che a piedi nudi.
Provare!!
Importantissimo
è il “provare” già in allenamento
certi appoggi. Ogni atleta dovrebbe trovare dei tratti in discesa di 100_200
metri che presentino almeno delle differenze e su queste , nel corso di uno o
due allenamenti di corsa lunga lenta, aumentare la velocità . Fare almeno 4_6
passaggi stando attenti a:
1)Le
spalle, cosi come il corpo deve andare
in avanti senza "frenare";
2)
Valutare e
scegliere dove appoggiare i piedi
guardando avanti ;
3)Cerca di
mantenere la caviglia “rigida” per migliorare la stabilità.
4)Non atterrare
di tallone.
Per far si
che la cosa sia più interessante, meno noiosa, cronometra le varie discese
anche variando i punti di appoggio .
Concentrazione
al 100%
Durante
le tue lunghe uscite, pianifica i passaggi più tecnici durante l'ultimo terzo
della sessione. Tale sforzo di concentrazione, mentre l'affaticamento
muscolare sarà importante, aumenterà la tua capacità di rimanere coinvolto
mentalmente durante la gara.
Lettura
del campo
Su
questo punto, solo l'esperienza e il ripetere saranno i fattori di successo.
Giovanni Schiavo
Giovanni Schiavo
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