Un grande volume di letteratura ha riportato l’elevata
prevalenza di infortuni correlati al mondo sportivo. Il sito di lesione più
comune è l’arto inferiore, e il 23%-67% ha rappresentato il ginocchio.È stato
riscontrato che la fatica aumenta il rischio di lesioni. La fatica è definita
come diminuita capacità del muscolo di contrarsi ed esercitare una forza dopo
aver eseguito qualunque attività fisica sostenuta. Una delle conseguenze della
fatica è la riduzione della componente fisica di competenza legata all’abilità,
come l’equilibrio, l’agilità e la forza che compromettono le prestazioni
sportive.E’ stato dimostrato che l’equilibrio dinamico sia una componente
vitale della forma fisica tra gli atleti come ginnasti, calciatori, golfisti,
giocatori di hockey su ghiaccio, tiro con fucile e professionisti di taekwondo.
È stato dimostrato che possedere un buon equilibrio dinamico non solo riduce il
rischio di lesioni, ma aumenterebbe le prestazioni sportive.Purtroppo, questi
vantaggi possono essere limitati dopo l’affaticamento.
L’equilibrio dinamico è definito come la capacità di
mantenere la stabilità del baricentro durante il movimento. Le deviazioni
biomeccaniche degli arti inferiori si verificano durante il movimento del
baricentro lontano dalla base di supporto. Il bilanciamento è ottenuto
mantenendo l’equilibrio in un campo gravitazionale e la capacità di reagire
rapidamente ed efficacemente a delle forze destabilizzanti per riacquistare la
stabilità mediante regolazioni posturali. Nonostante ciò, queste abilità sono
compromesse durante l’affaticamento. Tuttavia, il meccanismo di come
l’affaticamento interessi l’equilibrio non è mai stato completamente compreso.
Cetin et al. (2008) hanno proposto che il sistema di feedback afferente possa
essere interrotto e la consapevolezza della posizione del corpo possa venire
alterata. Un altro studio ha anche suggerito che l’affaticamento sembra avere
un effetto sul senso attivo del riposizionamento del corpo. A seguito
dell’affaticamento muscolare, le informazioni del fuso neuro-muscolare
diventano meno accurate.
Di conseguenza, è plausibile proporre una misura per
ovviare allo scarso equilibrio al sorgere della fatica. Una delle modalità
relativamente nuove di questo studio è stato l’utilizzo del Kinesio Taping
(KT). Il KT è stato inventato in Giappone, negli anni settanta dal Dr. Kenso
Kase. Negli ultimi anni, numerosi studi hanno cercato di spiegare l’effetto
terapeutico del KT sulla forza muscolare, sull’equilibrio, sulla
propriocezione, sul range di movimento (ROM), sul dolore, sul movimento
cinematico, sulla circolazione sanguigna, sui dolori muscolari ad insorgenza
ritardata e sull’elasticità muscolare. Tuttavia, diverse letterature hanno
fornito risultati contraddittori dei benefici del KT. Inoltre, sono stati già descritti
anche i possibili vantaggi dell’applicazione KT sull’equilibrio dinamico per
quanto riguarda l’affaticamento muscolare.
SCOPO
Pertanto, questo studio ha lo scopo di determinare gli
effetti del KT nell’inibizione della fatica muscolare sul bilanciamento
dinamico. I significati di questo studio sono quello di portare a una più
profonda comprensione delle lesioni sportive correlate all’equilibrio dinamico
come risultato della stanchezza. Gli autori di questo studio hanno ipotizzato
che l’applicazione del KT possa inibire la fatica e mantenere l’equilibrio
dinamico.
ABSTRACT
Sono stati reclutati diversi atleti ricreativi, che hanno
partecipato a questo studio. I partecipanti sono stati assegnati casualmente e
divisi in quattro gruppi:
– gruppo A, KT e fatica muscolare,
– gruppo B, assenza di KT e fatica muscolare,
– gruppo C, KT e assenza di fatica muscolare,
– gruppo D, assenza di KT e assenza di fatica muscolare
METODI
Per misurare l’equilibrio dinamico, sono state utilizzate
misure pre e post intervento tramite la Modified Star Excursion Balance Test
(SEBT). L’Adapted Agility Functional Short Term Fatigue Protocol (FAST-FP) è
stato usato per indurre la stanchezza muscolare. Il KT è stato applicato al
retto femorale, al bicipite femorale e al gastrocnemio mediale della gamba
dominante.
RISULTATI
C’è stato un cambiamento significativo nel punteggio
della SEBT tra i gruppi nel tempo e nell’effetto temporale. L’effetto
principale che confronta il punteggio composito SEBT tra i gruppi non era
significativo. Il gruppo A (90,10 ± 9,40) e il gruppo B (86,14 ± 10,50) hanno
raggiunto una media inferiore per il punteggio di fatica muscolare SEBT
rispetto al gruppo C (97,30 ± 10,83) e al gruppo D (98,13 ± 9,47) suggerendo
che la stanchezza abbia un effetto degradante sull’equilibrio dinamico.
CONCLUSIONI
L’applicazione del KT inibisce gli effetti della fatica
muscolare. L’applicazione del KT può ridurre il rischio di lesioni quando
l’atleta si trova in uno stato di fatica muscolare indotta dall’attività
sportiva.
Articolo tratto da Fisio Notizie
Nota personale : L'applicazione del KT non può comunque sostituire o evitare il trattamento del fisioterapista.
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