Si
arriva a domenica e a Piancavallo, alla prima corsa non virtual, troviamo
Francesco nella 42, fabio nella 32 mentre nella 21 Filippo, Ketty
Francesco affronta i 42 km
della Piancavallo run chiudendo al 4° posto assoluto con il tempo di 3:35:39 “… ultima gara ufficiale a gennaio…poi il
nulla. Oggi finalmente si riassapora l’adrenalina della gara, Piancavallorun,
ben organizzata nonostante le restrizioni. Una 42 km su sterrato e erba, o
meglio sul tracciato della pista di sci di fondo. Alla fine ci scappa un buon
4° posto nonostante gli zero allenamenti in montagna..e adesso si guarda avanti
con maggior ottimismo..”
Fabio “ bella corsa, bella compagnia per quanto
riguarda poi la mia gara non è andata proprio come volevo. Al 25° km sono
andato in crisi di gambe, ma ci sta in quanto il percorso non era affatto
facile…chiudo in 3:05:30 non del tutto soddisfatto…”
Ketty : “ …non è stata proprio una passeggiata lo
ammetto…però l’adrenalina della prima uscita dopo mesi…beh, quella mi ha
aiutato parecchio …bel percorso e ottima organizzazione, secondo me tutto
perfetto visto l’attuale periodo. Giornata passata poi con un’ottima compagnia
e con sorpresa…come spettatore anche il coach.. Tempo finale 2:23’04”..10^
assoluta e 4^ di categoria ..”
Per
finire anche Filippo “ ..finalmente in gara dopo il riposo forzato.
Oggi buon ottavo posto nonostante un problemino al ginocchio avvertito già nel
corso della settimana e una preparazione ad una gara simile approssimativa.
Felice comunque di aver preso parte alla manifestazione organizzata in maniera
impeccabile nel rispetto delle norme Covid tempo finale poco sopra l’1:39’ ..
“
Per
finire ma non per questo meno importante segnalazione per Alberto F. che va a correre un trail lungo in Polonia ”…andata è andata anche se a causa di una
distorsione alla caviglia capitata intorno al 48° km mi son dovuto fermare al
km 140 entrando comunque in classifica nella gara più corta(la lunga era 240 ed
era quella per la quale mi ero preparato). Sono soddisfatto comunque, anzi
molto soddisfatto perché le gambe c’erano. Dal 95° al 140° km avevo poi trovato
il giusto assetto e stavo andando in continua rimonta, ma la storta presa mi ha
fatto decidere di fermarmi in quanto fare altri 100 km era impossibile se non
rischiando…felice, ripeto, felice e soddisfatto comunque..”
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