martedì 5 giugno 2018

Correre fuori pista?!


Spesso molti di noi corrono sulla strada avendo a pochi passi prati, campi, percorsi sterrati, argini, stradine di campagna, sentieri più o meno impegnativi…pochi passi, pochi metri, che sembrano insormontabili ma che invece sono un’ottima alternativa per svolgere alcune sedute di allenamento oltretutto, visto il gran proliferare di gare trail, c’è la possibilità di cimentarsi in alcune manifestazioni dove vengono proposti dei percorsi più corti. Certo che occorre avvicinarsi a tali manifestazioni con un minimo di preparazione ed affrontando le prime gare con la consapevolezza che l’importante è divertirsi. Spesso suggerisco a chi seguo di prendere parte a corse simili in quanto permettono di staccare la testa dal cronometro, dal passo da tenere, dalle pulsazioni da controllare per andare a scoprire nuove sensazioni.     
Tale scelta è valida sia per chi è alle prime armi con la corsa sia per chi corre da anni, correre in mezzo alla natura apporta benefici sia a livello mentale che fisico andando appunto a migliorare l’azione di corsa e stressando meno tendini e muscoli.
Avvicinarsi al Trail per gradi
Come detto poco sopra è consigliabile avvicinarsi al trail in modo graduale, perché i percorsi sono spesso caratterizzati da forti sollecitazioni fisiche, una dimensione tecnica non trascurabile, così come un controllo necessario del materiale, le distanze, le irregolarità e il rifornimento. All’inizio consiglio di prendere parte ad una gara di 8_10 km con dislivello di 100_200 metri. Occorre avere rispetto per la natura che andiamo ad affrontare. Per gestire al meglio una corsa in natura consiglio….
Il Fartlek
Dopo vari allenamenti eseguiti su terreni collinari si passa ad alcune sedute di fartlek. Tre quattro km di corsa leggera tanto per scaldare il motore per passare poi a variazioni di ritmo in funzione sia del percorso che della nostra fantasia. Vogliamo spingere in piano per poi rallentare nel tatto in salita e spingere di nuovo in discesa? Vogliamo accelerare in salita per poi recuperare in discesa? Vogliamo camminare in salita , spingere in piano? Fallo. Corri a sensazione lasciando da parte il cronometro e le varie medie.
Attenzione a…
gradualità
Per affrontare gare trail, ripeto,  è meglio iniziare gradualmente. Non è necessario cercare
subito di andare veloci, di allungare le distanze in quanto il nostro fisico ha necessità di adattarsi alle nuove sollecitazioni biomeccaniche.
Preparazione Fisica Generale
Correre in natura, correre un trail comporta la sollecitazione delle articolazioni muscoli tendinee ed è pertanto fondamentale praticare, se possibile una volta alla settimana, una seduta per preparazione fisica generale comprensiva di esercizi a corpo libero, esercizi di propriocezione, circuit training…ecc ... in quanto cosi facendo darete tono e resistenza ai muscoli e alle articolazioni.
La caviglia
Articolazione estremamente importante per far si che correndo in natura vengano evitate le distorsioni. Dedicando del tempo ad esercizi di skipp, balzi, passo e stacco …si andrà a rinforzare l’ intera articolazione .
La scarpa giusta
Molto più che per le corse su strada o quanto meno in modo diverso dovrà essere scelta la scarpa che ci permetterà di essere sicuri nell’affrontare percorsi con pietre, radici, foglie , pendii scivolosi, salite impegnative. La scarpa deve essere comoda e allo stesso tempo deve proteggere il piede. Chiedi consiglio a chi già corre gare simili.

Giovanni Schiavo


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