Mai come in questo periodo viene rispolverata la corsa sul tapis
roulant. E’ una modalità che oltre a
mantenere attiva tutta la famiglia permette oltremodo di allenarsi senza il
dover essere tacciati di untori.
Visto che ci sono diversi modelli, dai più
semplici a trazione meccanica ai più sofisticati, ognuno può trovare il tempo
per farsi la sua sgambata.
Certo è che il correre sul t.r. non è per
tutti un’esperienza valida in quanto se uno è abituato a correre all’aperto
tale esperienza si può dimostrare monotona.
E’ innegabile comunque che il correre sul t.r. elettrico è l'unica
soluzione che consente una corsa normale
a differenza del t.r. meccanico, che si può essere tentati di acquistare a
causa di un costo molto inferiore, ma che alla fine farà la fine di tanti
attrezzi acquistati per allenarsi in casa…verrà lasciato a prendere polvere in
un angolo. Infatti sul t.r.
meccanico corre l'obbligo di lasciare le
mani sui supporti, davanti o ai lati, per avere necessariamente un punto di
appoggio con la parte superiore del corpo in modo che il tappeto possa
avanzare, tutto ciò non consente di correre con assetto regolare oltre al fatto
che sarà difficile correre per un tempo abbastanza valido per essere considerato
allenamento.
Correre sul t.r. elettrico è la soluzione
migliore anche se occorre del tempo per abituarsi e farci sopra un buon
allenamento. Importante fin da subito è impostare la giusta velocità, a seconda
della frequenza cardiaca da rispettare. La consolle posta di fronte può
essere regolata con un semplice tocco durante la corsa in modo tale da
impostare e o variare il ritmo.
Ci sono atleti che riescono a correre per
1:30’_2:00’ senza nessunissimo problema ma se si vuole si può provare anche un
allenamento intervallato tipo: 5’_10’ di corsa come riscaldamento seguita da
3_4 variazioni di 5’ con pulsazioni max 160 alle quali segue il recupero di
2’_3’ o ritorno sulle 120 puls/min per finire poi con 5’ di corsa lenta…in
definitiva dell’interval training con le
numerose varianti possibili.
Un altro aspetto da considerare è quello del
limite di velocità di alcuni t.r. ossia i 16 km/h , che poi non è proprio un
limite per molti amatori, anzi …bene quindi tornando al limite di velocità
questa può essere compensata con la regolazione della pendenza che può arrivare
al massimo ad un 8_10% .
Altra cosa da tenere in considerazione è che la
mancanza di resistenza all'aria, che può essere compensata semplicemente
mettendo la pendenza al 2%, è quella che nel correre sul t.r. potremmo
avere una velocità leggermente superiore a quella esterna per la stessa
frequenza cardiaca.
Correre su t.r., senza avere una buona
evaporazione del sudore, mancando l’aria, necessita di bere di più in quanto la
sudorazione sarà più abbondante.
Un buon t.r. dovrebbe avere le seguenti caratteristiche
a) elettrico e
non meccanico;
b) il limite di
velocità: 16 km / h o oltre ;
c) la pendenza: fino ad un 10% o oltre;
c) la pendenza: fino ad un 10% o oltre;
d) la dimensione
del tappeto: lungo almeno 120_140 cm e con una
larghezza minima di 80 cm ;
e)
l'ammortizzazione;
f) robustezza, affidabilità e servizio post-vendita: che sarebbero e sono poi i primi criteri per una scelta oculata. Importante acquistare un prodotto del quali siamo certi del servizio post-vendita…ben vengano i consigli di amici runners;
f) robustezza, affidabilità e servizio post-vendita: che sarebbero e sono poi i primi criteri per una scelta oculata. Importante acquistare un prodotto del quali siamo certi del servizio post-vendita…ben vengano i consigli di amici runners;
g) il sensore della frequenza
cardiaca ossia un vero e proprio monitor dove visionare la
frequenza cardiaca;
h) verificarne la rumorosità, non tanto per chi abita a pian terreno o lo posiziona in garage in quanto potrebbe essere causa di problemi con chi abita sotto di noi;
h) verificarne la rumorosità, non tanto per chi abita a pian terreno o lo posiziona in garage in quanto potrebbe essere causa di problemi con chi abita sotto di noi;
i) sicurezza : in molti t.r. sono presenti dei sistemi
di sicurezza che al minimo squilibrio permettono al t.r. di fermarsi o rallentare.
Giovanni Schiavo
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