Rivediamo il riscaldamento


Se qualcuno ha fatto caso nel vedere, in televisione o su un campo di atletica, i velocisti , ma non solo che si riscaldano avrà notato che tutti effettuano qualche accelerazione o allungo. Beh, se lo fanno loro, tanto più dovremmo farlo noi amatori. 

L’allungo o accelerazione è una componente essenziale del riscaldamento. Il riscaldamento è importante, anzi importantissimo, in quanto permette di far si che la temperatura corporea aumenti per essere il più pronto possibile al momento della gara o variazioni in allenamento. Importante correre per prima cosa lentamente per almeno 20’ poi  si passa agli allunghi. Come gestire gli allunghi? Importante sarà non partire forte già al primo meglio finire più forte della velocità con la quale siamo partiti. Un riscaldamento che duri meno di 30’_40’ non è un buon riscaldamento.

Perché allunghi in progressione? 

a) Perché intanto si vanno a sollecitare le fibre veloci e cosi facendo si crea nei muscoli acidosi;

b) cercando di correre in allungo senza scomporsi, si allerta il sistema nervoso;

c)  infine tali allunghi portano ad un aumento della frequenza cardiaca che cosi facendo ci permetterà di essere pronti alla partenza.

Un esempio per un riscaldamento ? 

15’_20’ di corsa lenta; 5’_10’ di esercizi di tecnica di corsa(skipp, calciata, doppio impulso, passo e stacco, ecc..); 4-6 allunghi di 60_80 metri in progressione. Importante sempre e comunque sarà quello di curare la postura di corsa.

L'allungo e/o l'accelerazione graduale hanno lo scopo in particolare di aumentare la frequenza cardiaca per prepararsi allo sforzo che dovremo andare a sostenere. Eseguiti al termine del riscaldamento, gli allunghi e/o le graduali accelerazioni consentono di mettere a punto l'innalzamento della temperatura dei muscoli (quadricipiti, polpacci, ecc.) e delle articolazioni (ginocchia, caviglie, ecc.).

Giovanni Schiavo

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