Come comporre un programma di allenamento_1^ PARTE

Vediamo in dettaglio le problematiche inerenti la costruzione di un microciclo di allenamento, ma prima di entrare nel vivo dell’argomento, vale ricordare sei principi che riguardano il cosiddetto "carico di allenamento", che dovrebbero essere particolarmente chiari e sempre ben presenti proprio al fine di poter organizzare una programmazione organica e coerente .

a)  Il principio della progressività del carico: allo scopo di migliorare la performance sportiva è necessario che il progredire del processo di allenamento sia indissolubilmente legato all’aumento del carico di allenamento proposto. Normalmente il carico di allenamento dovrebbe essere aumentato in modo graduale e progressivo.

b)  Il principio della continuità del carico: solamente attraverso la continuità del processo di allenamento si può aspirare al miglioramento della capacità prestativa, sino al raggiungimento dei massimi limiti prestativi dell’atleta. Se questa continuità viene interrotta per una qualsivoglia ragione, che può essere ad esempio costituita da un evento traumatico oppure da un’interruzione dovuta ad impegni lavorativi o scolastici (questo ovviamente in campo dilettantistico) si assiste pressoché inequivocabilmente ad uno scadimento della capacità acquisite.

c)   Il principio della periodizzazione del carico: è ovvio che il carico di allenamento non possa rimanere costantemente uguale, o comunque molto prossimo, alle massime capacità di lavoro dell’atleta. Occorrerà quindi prevedere un’organica alternanza tra periodi di carico e periodi di scarico, dettata sia dalle esigenze di calendario, che dalle condizioni atletiche del singolo atleta e/o della squadra in senso più generale.

d)   Il principio della variazione del carico: occorre sempre partire dal presupposto che se nel corso di un programma di allenamento si sollecitano i diversi tipi di meccanismi di ripristino energetico (anaerobico alattacido, anaerobico lattacido ed aerobico), ognuno di essi si adatterà positivamente al carico di lavoro proposto (ossia per usare un termine tecnico, supercompenserà) in tempi diversi. Attraverso il principio della variazione del carico è appunto possibile sollecitare funzionalmente un meccanismo energetico nel periodo durante il quale un altro meccanismo si trova in fase di supercompensazione.

e)  Il principio della successione razionale dei carichi: è un principio che si applica all’interno della seduta di allenamento e che prevede il rispetto di una prpgressione nella proposta dei carichi di lavoro, coerente con lo scopo che ci si propone di perseguire durante la seduta stessa.

f)    Il principio dell’efficacia del carico: per poter ottenere una risposta funzionale positiva, il carico di allenamento proposto deve necessariamente raggiungere una certa quantità ed intensità, è altresì vero il contrario, ossia che, per evitare d’incorrere nel fenomeno del sovrallenamento il carico proposto non deve superare il limiti fisiologici soggettivi di assuefazione al carico stesso.

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